La morte di Adrienne Vaughan in mare ad Amalfi

Turista morta in incidente ad Amalfi, il comandante del Tortuga: “La barca ci ha tagliato la strada”

A Fanpage.it Tony Gallo, comandante del veliero Tortuga, ripercorre i tragici momenti dell’incidente col gozzo ad Amalfi che è costato la vita a una turista.
A cura di Nico Falco
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Il comandante del Tortuga, Tony Gallo
Il comandante del Tortuga, Tony Gallo
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Prima di colpire la prua del Tortuga, il gozzo sorrentino avrebbe improvvisamente cambiato rotta e invertito il senso di marcia in velocità. È quello che racconta a Fanpage.it Tony Gallo, comandante del veliero che ieri pomeriggio è rimasto coinvolto nell'incidente in mare che ha portato alla morte della turista statunitense Adrienne Vaughan, che si trovava sulla piccola imbarcazione con la famiglia. Versione che naturalmente è al vaglio della Procura di Salerno, che sulla vicenda ha aperto un'inchiesta.

L'incidente è avvenuto poco prima delle 18 di ieri. La vittima è stata sbalzata in mare dall'impatto ed è stata gravemente ferita dalle eliche del motore del gozzo. Ferito il marito, che è stato medicato con dei punti di sutura al braccio, mentre sono rimasti illesi i due figli di 12 e 8 anni. L'incidente è stato ripreso anche in alcuni video dagli ospiti che si trovavano sul ponte del Tortuga. Racconta Gallo:

Ci trovavamo in navigazione dall'isola Li Galli verso Amalfi. All'altezza del Fiordo di Furore, a circa 500 metri al largo della costa, una imbarcazione proveniente nel senso opposto inverte repentinamente la rotta ad una velocità tra i 20 e i 25 nodi, tagliandoci letteralmente la strada e quindi andando a impattare sotto la nostra prua.

Adrienne Vaughan e la figlia sono finite in mare, il gozzo sorrentino è rimasto bloccato accanto alla prua con uno squarcio sulla fiancata. I primi soccorsi sono partiti proprio dal veliero, subito dopo si sono unite alcune imbarcazioni di passaggio e la Guardia Costiera. Prosegue Gallo:

Ci siamo subito attivati per allertate i soccorsi e recuperare i naufraghi. La signora che è poi deceduta è stata recuperata da due medici che si trovavano a bordo, è stata portata nel porto di Amalfi con un motoscafo di passaggio. A terra era ancora viva, purtroppo non sono riusciti a salvarla.

Il motivo di quella manovra azzardata resta per ora un mistero, si dovrà probabilmente attendere che lo skipper, anche lui ferito agli arti, sia in grado di parlare coi magistrati. Gallo, sottoposto come da prassi ai test tossicologici, è risultato negativo. Al contrario, il 30enne alla guida del gozzo, dipendente di una società di noleggio di Massa Lubrense, avrebbe assunto alcol e stupefacenti. Continua Gallo:

Le barche, come è noto, non hanno i freni. Nel momento in cui hai fermato i motori e ingrani la retromarcia per carcere di fermare il moto inerziale, i tempi di reazione non sono quelli che si vedono su strada. Al momento dell'impatto la mia imbarcazione aveva i motori fermi. L'altra, come si vede anche dai video consegnati alla magistratura, aveva ancora l'elica ingranata, anche dopo l'impatto.

(ha collaborato Peppe Pace)

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