Incidente a Capri, perizia su freni del minibus e barriera stradale. Inchiesta per disastro colposo
Le condizioni degli autobus in generale, soprattutto quelle dei freni, ma anche lo stato delle ringhiere che costeggiano i tornanti di Capri. Sono alcuni, fondamentali aspetti dell'inchiesta della Procura di Napoli sull'incidente avvenuto a Capri la mattina del 22 luglio, giovedì scorso, quando un minibus ha sfondato una ringhiera di via Marina Grande ed è precipitato, capovolgendosi, tra un muro di contenimento e le strutture del lido "Le Ondine". Bilancio pesante: un morto, l'autista 33enne Emanuele Melillo, e 23 feriti, curati tra il Capilupi di Capri e, i più gravi, all'Ospedale del Mare e al Santobono di Napoli. Il fascicolo è attualmente contro ignoti, il reato ipotizzato quello di disastro colposo.
Minibus precipita a Marina Grande, il video dell'incidente
L'incidente è stato ripreso dalle telecamere di sorveglianza della tenenza della Guardia di Finanza, che si trova in via Marina Grande e una manciata di metri dal punto in cui l'autobus è precipitato. Nel video si vede il mezzo che arriva in salita e improvvisamente vira a destra, colpisce la ringhiera, la distrugge e cade nel vuoto. Tra le ipotesi, quella secondo cui Melillo avrebbe accusato un malore, forse un infarto, e abbia perso il controllo del minibus; la risposta arriverà dall'autopsia, che è fissata per oggi, 24 luglio, nel Policlinico Federico II di Napoli.
Il giovane non è deceduto sul colpo: come raccontato da Fanpage.it il giorno della tragedia, i sanitari hanno a lungo tentato di rianimarlo con il massaggio cardiaco, ma dopo circa mezz'ora hanno dovuto arrendersi; particolare che farebbe propendere per l'ipotesi del grave malore.
Incidente a Capri, perizie sui freni del minibus e sulla barriera
Possibile anche che il giovane autista abbia provato ad accostare, ma che i freni non abbiano risposto. Ed è proprio questo uno degli aspetti su cui si dovrà fare chiarezza. Come anche sulla tenuta della barriera di contenimento, che, da quanto si vede nel video, cede praticamente subito nonostante il bus non arrivi ad alta velocità.
Il minibus guidato da Melillo non era tra i più vecchi in servizio a Capri (dove tra i mezzi di linea ce ne sono diversi che hanno superato i 35 anni), ma le condizioni del mezzo, soprattutto dei freni e delle ruote, sono un altro degli aspetti al centro dell'inchiesta. A Fanpage.it il sindacalista Usb Adolfo Vallini aveva raccontato che, subito dopo l'incidente, diversi autobus tra i più vecchi in servizio sull'isola azzurra erano stati richiamati in deposito e che ieri quei mezzi non erano stati utilizzati; verosimilmente erano stati trattenuti in vista di ulteriori verifiche.