Inchiesta Poggiomarino, chi sono Maurizio Falanga e Luigi Belcuore, sindaco e vice arrestati per voto di scambio politico mafioso
Il sindaco di Poggiomarino (Napoli) Maurizio Falanga e il vicesindaco Luigi Belcuore sono stati arrestati oggi, lunedì 21 ottobre, nell'ambito di una inchiesta della procura di Napoli per voto di scambio politico-mafioso. Arrestato anche Franco Carillo, ritenuto dalla Direzione distrettuale antimafia intermediario tra la politica e il boss di camorra Rosario Giugliano, dal giugno 2023 collaboratore di giustizia.
Perché sono scattati gli arresti? Sotto indagine sono le Elezioni Amministrative del 20 e 21 settembre 2020, parliamo di quattro anni fa. Secondo l'accusa – che i coinvolti potranno contestare nella loro linea di difesa – il clan Giugliano si sarebbe adoperato per far eleggere sindaco Falanga «esautorando potenziali candidati» avversari, facendo confluire i voti degli affiliati e imponendo «sulla cittadinanza locale delle condizioni d'intimidazione e di assoggettamento». In cambio di cosa? Affidamento di appalti pubblici, in particolare metanizzazione, ristrutturazione e gestione del cimitero.
L'imprenditore Carillo, che aveva fatto anche candidare la sorella, invece, avrebbe ricoperto il ruolo di raccordo tra la politica e il boss Rosario Giugliano, all'epoca dei fatti appena scarcerato. I carabinieri hanno documentato dai carabinieri incontri fra Carillo e il boss in regime di libertà vigilata). Per il giudice e Dda «fungendo da emissario per conto del sindaco Falanga e del vice Belcuore».
Il sindaco Maurizio Falanga, eletto col centrodestra
Maurizio Falanga, 50 anni, avvocato, già consigliere comunale dal 2016 al 2020, è stato eletto sindaco di Poggiomarino in una coalizione di centrodestra (Rialziamo la Testa, Cambiamo Insieme, Fare civico) con Fratelli d’Italia, Forza Italia e Unione di Centro. Aveva tenuto le deleghe relative a: Politiche Energetiche, Igiene della Città, Politiche Ambientali, Ecologia, Servizi Informativi, Innovazione Tecnologica, Finanziamenti Europei e Pnrr.
Secondo il boss collaboratore di giustizia Giugliano era però la camorra a controllare l'Amministrazione poggiomarinese. L'esponente del clan riferisce di due incontri con l'allora candidato sindaco, in occasione della tornata elettorale del 20 e 21 settembre 2020, in cui si parlò del Piano degli insediamenti produttivi a Poggiomarino, nonché dal progetto di riqualificazione del cimitero. Rosario Giugliano rivela ai carabinieri anche di essere intervenuto «in prima persona…» per far desistere gli altri candidati avversari e spianare la strada a colui che poi effettivamente divenne sindaco.
Il ruolo di Belcuore, vicesindaco con delega ai Lavori pubblici
«Finalmente sei diventato il sindaco di tutti noi! Il "Cittadino tra i cittadini"». Così scrive Belcuore sui social nel 2020 parlando del neoeletto sindaco Falanga. Luigi Belcuore, 34 anni, militare dell'Esercito Italiano, laurea in Economia Aziendale, esponente di Fratelli d'Italia è oggi agli arresti domiciliari. Anche lui, secondo i carabinieri, venne eletto ottenne la carica di vicesindaco di Poggiomarino, con delega ai Lavori pubblici e al Cimitero grazie alla camorra. Facendo anche in modo di far confluire alcuni appalti alla ditta di famiglia, questa è l'accusa.
Il collaboratore di giustizia Giugliano agli inquirenti dichiara che inizialmente avrebbe preferito Franco Carillo come assessore ai Lavori pubblici per portare avanti i suoi interessi, ma che quest'ultimo rifiutò per il pericolo di esporsi. Dunque Carillo, questo è il racconto, suggerì il nome di Luigi Belcuore. Quest'ultimo trattò per ottenere anche la carica di vice sindaco che puntualmente gli fu accordata.
La reazione di Annunziata (Pd) che fu sconfitto alle Elezioni dal sindaco Falanga oggi arrestato
Il sindaco Falanga vinse al primo turno la tornata amministrativa del settembre 2020 alla guida di una coalizione di centrodestra, ottenendo il 57,93% dei consensi contro il 42,07 del candidato di centrosinistra, Giuseppe Annunziata, esponente del Partito Demoratico. A quattro anni dai fatti, con il bubbone giudiziario esploso oggi, parla Annunziata, attuale segretario metropolitano del Pd: «Gli arresti di oggi segnano una svolta drammatica nella storia politica di Poggiomarino. L'inchiesta che ha portato all'arresto del sindaco Falanga e del suo vice si basa su gravi accuse di voto di scambio politico-mafioso, mettendo in luce una presunta connivenza tra politica e criminalità organizzata. Le rivelazioni del boss pentito, Rosario Giugliano, erano già un campanello d'allarme inquietante»
«Le sue dichiarazioni, risalenti a dicembre scorso, paventavano accordi tra politica locale e clan, accordi che come Partito Democratico avevamo già denunciato, grazie all'europarlamentare Sandro Ruotolo e alle interrogazioni parlamentari presentate da Marco Sarracino e Arturo Scotto – conclude Annunziata -. Con gli arresti di oggi la magistratura arriva prima del Governo. Per Poggiomarino, questa è una brutta pagina della sua storia politica e amministrativa. Nemmeno durante i periodi più difficili della guerra di camorra si era giunti ad arrestare i vertici amministrativi locali».