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backstair / Gioventù Meloniana: inchiesta su giovani di FdI

Inchiesta Fanpage, Vincenzo De Luca: “Il problema è la sostanza, non il metodo giornalistico”

Dal Napoli Pride il governatore della Campania Vincenzo De Luca commenta l’inchiesta Gioventù Meloniana di Fanpage.it: “Possiamo anche considerare dei malviventi a voi di Fanpage.it, sapete cosa penso di alcuni vostri servizi, ma il problema non è quello, massimo supporto alla libertà del mondo della stampa, quello che viene fuori è un problema di sostanza”.
A cura di Redazione Napoli
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Il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca ha partecipato oggi al Pride di Napoli. Intercettato dal giornalista di Fanpage.it Antonio Musella al margine della sfilata, ha detto la sua sull'inchiesta Gioventù Meloniana, che ha portato alla luce la cultura e simboli fascisti, il razzismo e l'antisemitismo tra la classe dirigente e i giovani di Fratelli d'Italia.

"Vi possiamo anche considerare dei malviventi a voi di Fanpage.it, sapete cosa penso di alcuni vostri servizi – commenta De Luca, con un sorriso – ma il problema non è quello, massimo supporto alla libertà del mondo della stampa, quello che viene fuori è un problema di sostanza. Io non voglio colpevolizzare quei giovani, ma i dirigenti veri avrebbero dovuto educare quei giovani con i valori della tolleranza, dell'antifascismo e della lotta al razzismo. Il problema è la sostanza di quello che è venuto fuori non certo l'iniziativa giornalistica".

Il governatore del Partito Democratico ha insomma ribadito di non aver cambiato idea su alcune inchieste del nostro giornale, ma della necessità di guardare al contenuto emerso in maniera inequivocabile dall'inchiesta e non sul metodo giornalistico.

De Luca: "Tutela diritti non è alternativa valori cristiani"

Ovviamente De Luca ha anche parlato dei temi della manifestazione e sulla ragione della sua partecipazione: "Dobbiamo acquisire come conquista il diritto di ogni essere umano ad organizzare la propria vita secondo i propri valori e i propri sentimenti. Offendere in un consultorio una donna che deve fare un'interruzione di gravidanza è un atto di violenza intollerabile. In Campania abbiamo dimostrato che la tutela dei diritti non è in alternativa anche a valori cristiani, non è in alternativa a chi organizza una famiglia tradizionale".

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