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Ospedali Covid Campania: dopo l’inchiesta di Fanpage.it indagati, perquisizioni e sequestri

L’indagine della Procura di Napoli sugli appalti per gli ospedali Covid fa tremare la Regione di Vincenzo De Luca. Ci sono 4 indagati: il consigliere regionale Luca Cascone, il direttore generale dell’Asl Napoli 1 Ciro Verdoliva e il presidente di SoReSa Corrado Cuccurullo. Indagata anche Roberta Santaniello, membro della direzione nazionale del Pd e super-dirigente dell’ufficio di gabinetto del politico salernitano. Le ipotesi di reato sono turbativa d’asta e frode in pubbliche forniture. L’operazione dei carabinieri è durata oltre 48 ore.
A cura di Antonio Musella
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Un'operazione in grande stile, rapida nelle modalità di esecuzione ma durata oltre 48 ore: è il blitz del Ros dei Carabinieri di Napoli che su ordine della Procura di Napoli nelle indagini coordinate dal pm Mariella Di Mauro e dal procuratore aggiunta Giuseppe Lucantonio, dalla serata di venerdì 1 agosto fino a domenica 3 agosto ha scosso la sanità e la politica campana che vive già le fibrillazioni politiche connesse alle imminenti Elezioni Regionali di settembre. I reati su cui lavora la procura sono sono turbativa d'asta e frode in pubbliche forniture; al centro dell'attenzione della magistratura, per ora, la realizzazione dei 3 ospedali prefabbricati per l'emergenza Coronavirus voluti da Vincenzo De Luca.

Tutta questa bufera giudiziaria arriva dopo le rivelazioni contenute in un'altra inchiesta, di tipo giornalistico, condotta da Fanpage.it sulla gestione dell'emergenza Covid in Campania.

Covid Center, chi sono gli indagati

I primi indagati sono due fedelissimi del governatore della Regione Campania, il consigliere regionale Luca Cascone e il direttore generale dell'Asl Napoli 1 Ciro Verdoliva, insieme a loro il presidente di SoReSa, la società pubblica della Regione Campania che si occupa di appalti, Corrado Cuccurullo e la dirigente dell'ufficio di gabinetto di De Luca, Roberta Santaniello che è anche componente della direzione nazionale del Partito Democratico.

Le ultime notizie sull'inchiesta Covid Center in Campania

I Ros hanno sequestrato i telefoni cellulari di Verdoliva e Cascone nella serata di venerdì durante la perquisizione nelle abitazioni degli indagati, sabato invece i militari si sono spostati in SoReSa dove hanno sequestrato documenti, i server delle mail e atti ufficiali. Ne sono usciti solo domenica 3 agosto con il presidente Cuccurullo, che ricopre anche le cariche di direttore generale e amministratore delegato di SoReSa, accompagnato in caserma per essere ascoltato dagli inquirenti. Nella giornata di lunedì invece sequestrato il pc e il telefono della Santaniello, che dall'ufficio di gabinetto di De Luca seguiva tutte le operazioni sugli approvvigionamenti sanitari per l'emergenza Covid.

Un vero e proprio terremoto che arriva poche ore dopo la pubblicazione della terza puntata dell'inchiesta di Fanpage.it sugli appalti per l'emergenza Coronavirus in Campania. Proprio nella terza puntata del lavoro giornalistico di Fanpage.it è emersa la figura di Luca Cascone che si sarebbe occupato senza alcun titolo di acquisti, gare d'appalto e affidi diretti di attrezzature sanitarie, per conto di SoReSa e Regione Campania. Cascone, come sostengono le testimonianze degli imprenditori venuti in contatto con lui raccolte da Fanpage.it, si sarebbe presentato alcune volte come membro dell'unità di crisi, altre volte come dirigente di SoReSa pur non ricoprendo nessuno dei due ruoli. Agli atti dell'inchiesta della magistratura napoletana anche i cinque esposti presentati da Marcello Taglialatela, presidente di "Campo Sud", nell'ultimo sono allegati documenti della MED, l'azienda vincitrice dell'appalto da 18 milioni di euro per la costruzione dei 3 ospedali prefabbricati, in cui viene spiegato il ruolo di Luca Cascone nella realizzazione degli ospedali.

Perché si indaga su Cascone e Santaniello

Senza averne alcun titolo, Cascone viene individuato dall'azienda come una delle figure che hanno determinato le scelte realizzative dell'opera. Nel documento viene messo dai legali dell'azienda nero su bianco i nomi degli interlocutori che hanno determinato le scelte, ed evidentemente anche il pasticcio burocratico che ne è seguito, Roberta Santaniello, Ciro Verdoliva e Luca Cascone. La Procura della Repubblica aveva già acquisito, circa un mese fa, i materiali della prima puntata di Fanpage.it sull'inizio dei lavori all'ospedale prefabbricato di Napoli, nel parcheggio dell'Ospedale del Mare, iniziati prima ancora che la multinazionale Siram, affidataria dei lavori, fosse contattata ufficialmente dall'Asl Napoli 1. Proprio l'ospedale prefabbricato napoletano venne presentato da Ciro Verdoliva, come il fiore all'occhiello della gestione dell'emergenza ed è stato mostrato più volte da De Luca come simbolo dell'efficienza della sua amministrazione. Ora saranno i magistrati a dover chiarire se ci furono illeciti o meno. Gli altri due ospedali invece, quelli di Caserta e Salerno, non sono mai entrati in funzione e non sono utilizzabili, nonostante una spesa di oltre 5 milioni di euro.

La replica di Cascone e Cuccurullo

Cascone si è detto "pronto a chiarire nelle sedi opportune" attraverso un post su Facebook, mentre i legali di Cuccurullo hanno riferito che il loro assistito chiarirà tutto. Nessun commento invece da parte di Ciro Verdoliva, che sembra essere uscito dalle grazie di Vincenzo De Luca. Il manager fu protagonista di un episodio curioso all'indomani dell'uscita della prima puntata dell'inchiesta di Fanpage.it relativa proprio ai lavori del Covid Center all'Ospedale del Mare. Durante un'occasione pubblica De Luca si rifiutò di farsi fotografare dai giornalisti in compagnia del direttore generale dell'Asl Napoli 1.

La Santaniello è stata iscritta nel registro degli indagati solo nella giornata di lunedì, è membro della direzione nazionale del Partito Democratico da 5 mesi, quando è stata eletta nella corrente "Energia democratica" legata ad Anna Ascani. La Santaniello ha partecipato anche alla ricostruzione del post terremoto de L'Aquila come capo della segreteria tecnica dell'Ufficio speciale per la ricostruzione de L'Aquila.

Gli atti sequestrati in Soresa

Intanto dagli atti sequestrati in SoReSa potrebbero emergere delle circostanze che potrebbero allungare l'elenco degli indagati. Sono moltissime le cose da chiarire, sia sull'appalto da 18 milioni, che sulla realizzazione dei lavori all'Ospedale del Mare, sia sul ruolo di Cascone che su quello di Cuccurullo, così come bisognerà accertare se il presidente De Luca fosse a conoscenza delle attività dei tre. Lo stato d'emergenza infatti ha reso la catena di comando molto corta, De Luca è a capo dell'unità di crisi, struttura per la quale Cascone diceva di collaborare pur non facendone parte, è uno dei componenti invece Ciro Verdoliva. Da verificare anche le posizioni degli imprenditori e dei broker entrati in contatto con Cascone per le forniture sanitarie durante l'emergenza Covid 19. Tra questi Francesco Segreto, titolare di due farmacie a Napoli e broker internazionale di apparecchiature sanitarie. Ripreso da Fanpage.it ha raccontato di essere venuto in contatto con Cascone grazie a un dirigente Asl, di cui non svela il nome, che lo avrebbe indirizzato proprio al consigliere regionale per discutere dell'acquisto di ventilatori polmonari da acquistare in Cina.

"Solo una collaborazione attiva per concludere positivamente l'acquisto" fanno sapere i legali di Segreto. Tra gli atti sequestrati anche quelli relativi alla fornitura di mascherine che l'azienda veneta T-Link ha venduto per circa 160 mila euro alla Regione Campania. In quel caso i responsabili dell'azienda hanno raccontato a Fanpage.it di essere stati contattati direttamente da Cascone il quale per come si sarebbe presentato avrebbe dato l'impressione di essere un dirigente della SoReSa.

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