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Inchiesta Avis: concessioni del Comune, i consiglieri Simeone e Maresca chiedono conto a Sindaco e Assessore

Dopo l’inchiesta di Fanpage.it due consiglieri comunali chiedono di conoscere con quale criterio gli uffici comunali autorizzano la raccolta del sangue nelle principali piazze della città.
A cura di Antonio Musella
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I consiglieri comunali di Napoli, Nino Simeone e Catello Maresca
I consiglieri comunali di Napoli, Nino Simeone e Catello Maresca

L'inchiesta sul businnes delle donazioni del sangue di Fanpage.it che vede come protagoniste le Avis locali di Napoli e Roma ha prodotto reazioni anche nel mondo della politica. In particolar modo a Napoli, dove la nostra inchiesta, oltre a mostrare irregolarità nei metodi di raccolta delle donazioni da parte di alcuni volontari dell'Avis locale ed un vero e proprio sistema con cui i dirigenti più influenti dell'Avis di Napoli e della Campania fanno finire i soldi dell'associazione nelle tasche dei propri familiari, ha evidenziato anche una pressione politica ricevuta dagli uffici pubblici che favorirebbe l'Avis.

Con le telecamere nascoste, infatti, abbiamo mostrato come negli uffici comunali deputati alla concessione delle occupazioni di suolo pubblico ci sia stato riferito di una consigliera comunale che farebbe pressione per favorire l'Avis di Napoli ottenendo concessioni molto lunghe per la raccolta del sangue attraverso le emoteche mobili. Piazza del Gesù, Largo Berlinguer, Piazza Garibaldi, sono alcune delle principali piazze della città per cui l'Avis di Napoli riesce ad ottenere autorizzazioni fino ad un intero anno per raccogliere il sangue. Il tutto a discapito di altre associazioni, anche esse impegnate nella raccolta del sangue, che vengono penalizzate. Una maggiore raccolta di sangue garantisce alle Avis locali maggiori guadagni, visto che per ogni sacca di sangue da 450 ml riceve un corrispettivo di circa 56 euro. 

Il consigliere comunale Nino Simeone, dei socialdemocratici, e Catello Maresca, consigliere di opposizione e candidato sindaco del centrodestra, dopo la pubblicazione dell'inchiesta di Fanpage.it con una nota chiedono chiarimenti al Sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi e all'Assessore alla salute Vincenzo Santagada. Simeone e Maresca, nella missiva, fanno riferimento proprio alle pressioni sugli uffici comunali ed alla durata delle concessioni, evidentemente in favore dell'Avis, per raccolta del sangue:

Le notizie riportate parlano di autorizzazioni lunghissime che di fatto impedirebbero ad altre associazioni dello stesso settore di occupare le stesse postazioni nell'espletamento dell'attività di volontariato per finalità di interesse pubblico.

I consiglieri chiedono al Sindaco e all'Assessore al ramo di: "conoscere quali siano i criteri adottati dall'Amministrazione per il rilascio e la durata di tali autorizzazioni a stazionare su aree pubbliche". Quello che la nostra inchiesta ha evidenziato è come una durata delle concessioni così lunga nelle stesse piazze, data sempre alla stessa associazione, configurerebbe di fatto un monopolio del settore. Una attività che, sebbene mossa da finalità sociali importanti, viene comunque retribuita dal servizio sanitario nazionale grazie alle convenzioni che le Avis stipulano con gli ospedali e con le Asl.

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