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Inceneritore di Acerra fermo 10 giorni per guasto, a rischio la raccolta rifiuti in Campania

Bonavitacola: “Guasto senza precedenti”. Ma pronto il piano anti-crisi: i rifiuti stoccati negli Stir.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Fermo totale del Termovalorizzatore di Acerra per i prossimi 10 giorni, a causa di un'avaria all'impianto verificatasi nella giornata di martedì. A rischio la raccolta dei rifiuti in Campania. Un guasto imprevisto, verso il quale la Regione è corsa già ai ripari, attivando tutte le procedure previste dalla normativa per scongiurare una crisi dei rifiuti in pieno agosto. I cumuli di immondizia saranno provvisoriamente stoccati utilizzando la fossa di accumulo del Termovalorizzatore e gli spazi di stoccaggio presso gli Stir provinciali ed aree pertinenziali.

Guasto improvviso all'impianto del termovalorizzatore

Ma cosa è accaduto nello specifico? Tutto è iniziato con la comunicazione della A2a Spa, la società che gestisce il Termovalorizzatore di Acerra alla Regione Campania in merito ad un guasto verificatosi martedì 6 agosto 2024. Lo racconta Fulvio Bonavitacola, vicepresidente della Regione Campania con delega all'Ambiente, con una nota stampa:

"Abbiamo ricevuto comunicazione oggi dal gestore che nella giornata di ieri sono state fermate le tre linee e la turbina per un'avaria sul sistema di lubrificazione della turbina dell'impianto. Il gestore ha precisato che, occorrendo intervenire sulle tre caldaie e sulla turbina, aprendone alcune parti, si prevede al momento una fermata totale del Termovalorizzatore per almeno una decina di giorni, salvo ulteriori approfondimenti a seguito di analisi più dettagliata".

Il piano anti-rifiuti della Regione

Palazzo Santa Lucia, però, ha già un "Piano B" per questi casi, come spiegato da Bonavitacola:

"La Regione ha raccomandato al gestore massimo impegno per minimizzare i tempi di ripristino. Nel contempo è stato varato un piano per stoccare i rifiuti utilizzando la fossa di accumulo del Termovalorizzatore e gli spazi di stoccaggio presso gli Stir provinciali ed aree pertinenziali. C'è il massimo impegno per fronteggiare nel modo più efficace possibile il grave imprevisto tecnico, che non ha precedenti nei tanti anni di funzionamento dell'impianto".

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