Incendio Venere degli Stracci a Napoli, una donna avrebbe assistito al rogo dell’opera
Dopo che il Tribunale del Riesame ha negato gli arresti domiciliari a Simone Isaia, presunto autore dell'incendio dell'opera "Venere degli Stracci" di Michelangelo Pistoletto, avvenuta il 12 luglio scorso a Napoli, in piazza Municipio, Fanpage.it ha abbiamo incontrato Samuele Ciambriello, Garante dei Detenuti della Regione Campania, che alcuni giorni fa, insieme a don Tonino Palmese, nuovo Garante dei Detenuti della città di Napoli, ha incontrato il 32enne senza fissa dimora:
Un ragazzo diplomato, che conosce due lingue, che è stato in Olanda e che ha girato l'Italia. Ho parlato anche coi genitori, che mi hanno parlato dei suoi problemi, ha avuto anche un tso, trattamento sanitario obbligatorio.
Ciambriello racconta di un ragazzo che, seppur mite e altruista, ha avuto dei momenti di di debolezza:
Stiamo discutendo di una persona che a tratti non è in grado di intendere e di volere dunque la custodia cautelare in carcere non poteva essere convertita in arresti domiciliari?
C'era anche una comunità a Salerno pronta ad accoglierlo: la "Domus Misericordia" di don Rosario Petrone, che ringrazio pubblicamente per la disponibilità.
Nonostante gli appelli della famiglia, assistita dall'avvocato Gabriella di Nardo, e del garante dei detenuti, il Tribunale del Riesame ha confermato la custodia in carcere.
Proprio l'avvocato di Simone, Gabriella Di Nardo, racconta Ciambriello, avrebbe lasciato trapelare che nei video acquisiti dagli inquirenti si vedrebbe anche una donna. La signora passa dietro l'installazione artistica poco dopo Simone: «Questa donna poteva dare l'allarme, ma non è stata identificata».
«Sulla vicenda c'è stata indifferenza – insiste Ciambriello – un populismo penale e politico, si è voluta sostenere l'equazione: colpevole uguale carcere». E commenta anche la volontà del sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, di voler realizzare raccolta fondi per ricostruire l'opera:
Nonostante l'opera fosse assicurata, vogliono raccogliere i soldi per una nuova opera, ma visto che Simone è stato identificato come un clochard, vogliamo parlare dei senza fissa dimora in questa città?
Di quello che fanno esclusivamente le associazioni e la Chiesa? Invece di raccogliere soldi, raccogliamo solidarietà.