Maxi-incendio tra Eboli e Battipaglia, distrutta industria alimentare. I sindaci: “Rischio fumi tossici”
Un vasto incendio si è sviluppato stasera, venerdì 18 marzo 2022, nella zona industriale di Eboli, al confine con Battipaglia. Divorato dalle fiamme il capannone industriale della CJO nella zona PIP. Dal rogo si è levata una alta colonna di fumo nero e acre, visibile anche a diversi chilometri di distanza. Mentre le autorità invitano la cittadinanza di Eboli e Battipaglia a mantenere chiuse le finestre di casa per evitare possibili inalazioni tossiche. Al momento non si registrano feriti. Lo stabilimento si occupa della lavorazione della frutta. Ma all'interno erano stoccati diverse centinaia di contenitori di plastica, in particolare all'interno del capannone ed anche nel piazzale.
I sindaci: "Chiudete le finestre, rischio fumi tossici"
Il sindaco di Eboli, Mario Conte, sui social, invita "la popolazione a tenere finestre ed infissi chiusi, a causa dell'emissioni di fumi provenienti dall'incendio e utilizzare la massima prudenza", mentre Cecilia Francese, sindaca di Battipaglia, comune in provincia di Salerno, scrive: "A causa di un incendio sviluppatosi nella zona PIP di Eboli, a confine con la zona industriale di Battipaglia, in via precauzionale invito i cittadini a tenere finestre e infissi chiusi a causa dei fumi provenienti dal rogo. Massima attenzione".
Sul posto sono arrivate diverse squadre dei vigili del fuoco. Secondo le prime ricostruzioni, l'incendio avrebbe coinvolto una grande azienda ortofrutticola. Si tratterebbe dello stabilimento dell'azienda C.J.O. (Consorzio Jonico Ortofrutticoltori – Gruppo Salvi) di Eboli, in provincia di Salerno, specializzato nel trattamento di pesche e nettarine, in larga parte raccolte presso l'azienda agricola di proprietà della famiglia Salvi a Battipaglia, in parte conferite da produttori terzi, da Policoro (Matera) a Cerignola (Foggia). Una parte della produzione avviene sotto serra, per anticipare la precocità di maturazione e la conseguente raccolta.