Incendio industria chimica Caivano, “rischio nube tossica fino a Napoli”: scuole chiuse oggi in molti comuni

Vigili del fuoco al lavoro tutta la notte per spegnere il grosso incendio che ieri pomeriggio è scoppiato nell'industria chimica Chimpex di Pascarola, frazione di Caivano, a nord di Napoli, specializzata nella lavorazione dei solventi. L'incendio è stato domato quasi del tutto, a quanto apprende Fanpage.it da fonti accreditate. Si stanno estinguendo gli ultimi focolai per i quali ci vorranno alcuni giorni. Dalle 16,40 di ieri, i pompieri del Comando di Napoli sono impegnati sul posto con le squadre del Comando di Napoli. Al momento sul posto ci sono tre squadre dei distaccamenti di Afragola, Nola e Pianura, con autobotti carro Auto protettori e Autoscala, col supporto di personale esperto in soccorsi connessi al rischio NBCR (Nucleare Biologico Chimico Radiologico). I carabinieri della Compagnia di Caivano sono al lavoro per ricostruire l’origine del rogo.
Dal rogo si è levata una enorme nube nera. La colonna di fumo è stata visibile anche a molti chilometri di distanza. In molti comuni dell'area nord di Napoli le scuole oggi rimarranno chiuse – tra questi Acerra, Afragola, Caivano, Cardito, Casalnuovo, Casoria, Crispano, Frattamaggiore, Frattaminore, Marcianise, Marigliano, Orta di Atella, Santa Maria a Vico, Volla. A Napoli, il sindaco Gaetano Manfredi, ha deciso di non chiudere gli istituti scolastici, ma ha invitato tutti i cittadini a tenere chiuse le finestre e non stazionare in luoghi aperti.
Il Comune di Napoli: "Chiudete le finestre"
Il grosso incendio è scoppiato nel pomeriggio di ieri, mercoledì 9 aprile 2025, presso l’opificio industriale Chimpex Industriale S.P.A., che si trova nella zona ASI di Pascarola nel comune di Caivano. I Vigili del Fuoco si sono recati sul posto per domare l’incendio e le prefetture di Napoli e Caserta hanno attivato un CCS con la presenza della Protezione civile regionale, dei Sindaci dei comuni interessati e delle ASL territorialmente competenti.

L’incendio ha prodotto un’alta e distesa nube di fumo che, secondo il Comune di Napoli, "potrebbe raggiungere anche il territorio del Comune di Napoli e l’ASL ha fornito una serie di misure a carattere precauzionale da adottare da parte dei cittadini residenti nelle aree prossime all’incendio:
-evitare di stazionare per lunghi periodi in spazi all’aperto fino al perdurare dell’emergenza,
-lavare accuratamente frutta, ortaggi e verdura prima di mangiarli,-chiudere porte, finestre, serrande, camini, bocchette di ventilazione e ogni altra apertura verso l’esterno,
-spegnere condizionatori, impianti di ventilazione o ricircolo dell’aria.Se si dovesse essere in prossimità del fumo:-coprire naso e bocca con un panno umido,
-cercare riparo immediatamente al chiuso, evitando di respirare profondamente.
Bisogna, inoltre, evitare di stazionare all’aperto (balconi, terrazzi) per visionare anche in lontananza la nube perché, per effetto dei venti, potrebbe causare effetti irritativi all’apparato respiratorio. È necessario anche evitare di porre all'aria aperta indumenti da asciugare.Tutte le persone che in queste ore dovessero avvertire problemi respiratori o bruciore alle vie respiratore sono invitate a contattare immediatamente un medico ovvero rivolgersi a un Pronto Soccorso.
Arpac: "Al via i controlli sull'inquinamento"
Tecnici Arpac sono stati allertati dalla Prefettura di Napoli e sono intervenuti a Pascarola. Arpac sta seguendo la situazione in corso attraverso la strumentazione agenziale atta a misurare le concentrazioni di inquinanti atmosferici contemplati dalla normativa sulla qualità dell’aria. In particolare la rete di stazioni di monitoraggio della qualità dell’aria comprende una postazione fissa nella zona industriale di Caivano, a breve distanza dal luogo dell’incendio.
L’agenzia ha installato ai margini dell'area abitata di Pascarola un laboratorio mobile in grado di misurare le concentrazioni orarie di una serie di inquinanti atmosferici – tra cui particolato PM10 e PM2,5, monossido di carbonio, benzene, toluene, xilene – e a breve avvierà nei pressi del luogo dell'incendio il monitoraggio di diossine e furani eventualmente dispersi in atmosfera. I risultati degli accertamenti in corso verranno resi noti non appena disponibili.