Incendio della Venere degli Stracci, in carcere il clochard 32enne: convalidato il fermo
Convalidato il fermo del clochard 32enne sospettato di aver incendiato la Venere degli Stracci di Michelangelo Pistoletto in piazza Municipio, mercoledì scorso. Il gip di Napoli Ambra Cerabona ha convalidato il fermo emesso nei confronti di S.I., il senza fissa dimora ritenuto dalla Polizia e dalla Procura della Repubblica di Napoli l'autore del rogo che ha mandato in cenere l'opera d'arte del maestro dell'arte povera.
Il clochard aveva negato le accuse, incastrato dalle telecamere
La Polizia di Stato e dalla Procura di Napoli – sostituto procuratore Federica D'Amodio della V sezione coordinata dal procuratore aggiunto Pierpaolo Filippelli – hanno riconosciuto sussistenti entrambi i reati contestati: incendio doloso e distruzione di un bene culturale di rilevante importanza. Nei confronti dell'indagato è stata emessa la misura cautelare del carcere. L'uomo aveva respinto le accuse, ma sarebbe stato incastrato dalle immagini delle telecamere di videosorveglianza della zona.
La Venere, che era stata installata circa due settimane prima, è stata completamente divorata dalle fiamme e ridotta in cenere nel giro di 4 minuti, secondo i primi accertamenti. Il rogo è stato appiccato alle 5.30 di mercoledì mattina, ha rapidamente avvolto i vestiti, la statua è stata sciolta dal calore che si è sprigionato. Le indagini sono state svolte dalla Squadra Mobile e dal commissariato Decumani della Questura di Napoli. Il 32enne è stato rintracciato nella serata di mercoledì nella mensa del Carmine, in via Marina, e per lui è stato emesso un provvedimento di fermo di polizia giudiziaria con le accuse di incendio e distruzione di beni culturali.
Quanto è costata la Venere degli Stracci
La Venere degli Stracci è una famosa opera di Pistoletto che vanta numerose riproduzioni dello stesso artista. La scultura napoletana sarebbe costata, secondo la determina dirigenziale del Comune di Napoli, circa 168mila euro, nell'ambito del progetto "Accade a Napoli" finanziato dalla Città Metropolitana e in parte con fondi della tassa di soggiorno. Per l'illuminazione notturna dell'opera sarebbero stati impegnati altri 20mila euro circa.