Incendio ad Airola, Sapa mette gli operai in cassa integrazione. Aperta inchiesta, due pompieri intossicati
Una inchiesta giudiziaria dovrà chiarire le circostanze che hanno portato all'incendio del deposito di materiale plastico di proprietà della Sapa, azienda di accessori per automobili che ieri da Airola (Benevento) ha intossicato l'aria di mezza Campania, complice il forte vento proveniente da Nord-Est. Ancora in corso le operazioni di spegnimento: le squadre dei vigili del fuoco, giunte anche da Caserta e da Napoli, hanno contenuto le fiamme, evitando che raggiungessero zone limitrofe. I pompieri si stanno avvalendo anche dell'aiuto di un robot per domare gli ultimi focolai che ancora ardono, a causa del materiale plastico interessato dal rogo.
Con una nota la direzione della Sapa ha comunicato ai dipendenti – a eccezione di quelli impegnati nella gestione dell'emergenza – la cassa integrazione a partire da oggi fino a quando non sarà possibile ripristinare le attività:
Lo stabilimento di Airola à stato devastato da un violento incendio, oltre ai gravi danni strutturali sono andati distrutti i contenitori sussidiari, i semilavorati, gli imballaggi e le materie prime destinati allo stabilimento di Arpaia.
Incendio ad Airola, due pompieri feriti, indaga la Procura
Nel frattempo, la Procura di Benevento ha aperto una inchiesta per scoprire le esatte cause del rogo. I carabinieri del Comando Provinciale sannita hanno ascoltato soprattutto gli addetti al servizio antincendio dell'azienda e hanno effettuato sul posto i primi rilievi. Nelle operazioni di spegnimento, intanto, giunge la notizia di due vigili del fuoco intossicato: si tratta di due pompieri del distaccamento di Bonea, tra i primi a raggiungere il rogo, che sono ricoverati all'ospedale Rummo di Benevento con una lieve intossicazione.
I biologi: "Noi pronti a dare una mano"
Intanto, in una lettera inviata ai sindaci della Valle Caudina, il senatore Vincenzo D'Anna, presidente dell'Ordine nazionale dei biologi ha manifestato la disponibilità della categoria a dare una mano. "Per quanto mi riguarda – ha dichiarato D'Anna – metterò a disposizione delle pubbliche amministrazioni ‘task-force' di biologi esperti nel ramo per ogni utile consiglio e suggerimento, comunicando ufficialmente i recapiti dell'Ordine dei biologi".