Incendio a Napoli nell’ex campo nomadi sequestrato per i roghi tossici: colonna di fumo nero e acre
Un grosso incendio è scoppiato questa mattina nell'ex campo nomadi di via Mastellone a Barra, nell'area orientale di Napoli, sotto sequestro a causa dei roghi tossici di rifiuti e oggetto di un progetto di bonifica che vede impegnato il Comune di Napoli, ArpaCampania ed i vigili del fuoco. Una enorme colonna di fumo nero e acre si è levata in cielo sulla città. Era già accaduto lo scorso maggio. Per il consigliere comunale Massimo Cilenti (Napoli Libera): "La cosa che mi fa rabbia, è che è passato un altro anno senza che le strade che portano al campo nomadi diano state chiuse ai delinquenti e che nessun piromane sia stato beccato e denunciato dalle forze dell'ordine. Stamattina non si respira. È una cosa vergognosa. Sono contento che in città si stiano facendo tante cose, ma lo sguardo si interrompe a Ponticelli e Barra. Alzarsi la mattina e trovarsi con una colonna di fumo nero che proviene da Via Mastellone ti fa capire che un anno, dall'ultimo incendio all'ex campo Rom è passato invano. Chiudete le strade di accesso".
Il rogo probabilmente doloso
L'incendio a Barra è scoppiato questa mattina, a quanto apprende Fanpage.it da fonti qualificate, prima delle ore 7,00, nell'ex Campo Rom di via Mastellone a Barra. Secondo le prime informazioni, si sarebbe sviluppato in più punti strategicamente. Cosa che lascerebbe pensare ad una matrice dolosa. Sul posto stanno operando più squadre dei vigili del fuoco: la 1/b dalla sede centrale e la 9/b dal distaccamento di Ponticelli, oltre ad una ABP (Autobotte) di circa 28 mila litri e un carro auto protettore a seguito, per il cambio delle bombole d'aria per i vigili del fuoco che stanno operando sul posto da tre ore. Solo una settimana fa un altro grosso incendio, anche quello di probabile origine dolosa, ha devastato a Napoli la collina dei Camaldoli.
L'Arpac: "Bruciati pneumatici e materassi"
Tecnici del dipartimento Arpac di Napoli, in sinergia con i Vigili del fuoco, sono intervenuti intorno alle 9.00 di oggi nella periferia est di Napoli, per un incendio divampato poche ore prima nei pressi di cupa Cimitero nel quartiere Barra. All’atto del sopralluogo, l’incendio appariva già in fase avanzata di spegnimento ad opera dei Vigili del fuoco.
È stato installato nei pressi del luogo dell’evento, ed è già operativo da stamane, un campionatore ad alto flusso di aria per la ricerca di diossine e furani dispersi in atmosfera, allo scopo di monitorare le concentrazioni di tali contaminanti generati a seguito dell'incendio. I dati disponibili delle stazioni fisse di monitoraggio della qualità dell'aria più vicine al luogo dell'incendio, site a Napoli presso via Argine e piazza Garibaldi, e a Portici nel parco della Reggia, mostrano, nell'intervallo tra le ore 7 e le ore 10, concentrazioni orarie degli inquinanti monitorati in linea con l'usuale ciclo giornaliero. Tali concentrazioni sono rimaste al di sotto dei limiti di legge applicabili e non manifestano andamenti che possano essere chiaramente riconducibili all'incendio.
Sulla base delle prime osservazioni, l’incendio ha coinvolto materiale di varia tipologia, con presenza di legno, pneumatici fuori uso, indumenti, materassi. Gli ulteriori risultati degli accertamenti in corso verranno diffusi non appena disponibili.
Il progetto di bonifica dell'ex campo rom al Comune
Il 10 maggio scorso, prima dell'incendio che si sarebbe sviluppato una settimana dopo, il caso dell'ex campo rom di via Mastellone era stato affrontato in Commissione comunale Ambiente, con gli assessori all'Ambiente e alla Sicurezza. Oggetto dell'incontro la delibera di giunta approvata il 9 maggio che garantisce le risorse finanziarie per procedere alla rimozione dei rifiuti speciali nell'area di via Mastellone.
L'Assessore all'Ambiente ha ricostruito le vicende che hanno portato all'approvazione della delibera per la bonifica dell'area di via Mastellone, sottolineando l'impegno dell'Ammministrazione nell'ascolto delle richieste portate dai comitati di cittadini e dalla municipalità. Si inizierà con lo smaltimento dei rifiuti speciali, nei primi dieci giorni di giugno, impegnando 1 milione di euro, in modo da consentire l'intervento dei vigili del fuoco in caso di incendi.
In seguito si procederà allo smaltimento di tutti i rifiuti, intervento per il quale è prevista una spesa di circa 5 milioni. Si tratta del primo atto della bonifica di via Mastellone, ha sottolineato l'Assessore alla Sicurezza, importante perché limita il problema delle fumarole. Sarà poi prevista una postazione fissa della polizia locale su via Mastellone e l'installazione di un sistema di videosorveglianza e di monitoraggio elettronico per contrastare lo sversamento abusivo di rifiuti.
Nel corso del dibattito, al quale hanno partecipato i commissari, il presidente della municipalità e i rappresentanti di comitati e della società civile, è stata sottolineata l'importanza dell'atto della giunta, auspicando che quello di via Mastellone sia il primo di una serie di interventi dedicati alle aree di confine della città e che le risorse finanziare per completare la bonifica siano trovate al più presto. I rappresentanti dei comitati hanno inoltre chiesto maggiori garanzie sulla presenza di inquinanti pericolosi, come l'amianto, trovando la disponibilità di ARPA Campania a installare centraline per il monitoraggio, e dell'ASL, che ha garantito un alto livello di vigilanza del territorio, sottolineando però come non si registrano particolari differenze tra distretti per quanto riguarda l'incidenza di patologie collegate all'inquinamento.
Cilenti (Napoli Libera): "Episodio vergognoso. Ora più controlli"
In una nota Massimo Cilenti aggiunge:
Vorrei esprimere il mio disappunto riguardo a un nuovo incendio stamane a via Mastellone, nel quartiere Ponticelli. A distanza di un anno preciso dall'incendio doloso e inquinante che ha colpito l'area, ci troviamo ancora al punto di partenza. Le opere che avrebbero dovuto impedire l'accesso e prevenire ulteriori incidenti non sono state avviate. Era il minimo aspettarsi che, in attesa delle bonifiche, si chiudessero le strade di accesso all'area. Invece, nulla è stato fatto, permettendo il continuo scarico illegale e nuovi incendi. È inaccettabile trovarsi ancora in questa situazione. Nonostante le numerose riunioni e incontri, non si è registrato alcun progresso. Siamo ancora al punto di partenza".