In tre si lanciano da muro del carcere di Nisida per evadere. E si spezzano le gambe

Tentativo di evasione dal carcere minorile di Nisida ieri sera. In tre, due maggiorenni e un minorenne, hanno cercato la fuga lanciandosi dal muro di cinta, ma sono caduti rovinosamente a terra, ferendosi e procurandosi fratture in varie parti del corpo, comprese le gambe. E sono stati ripresi. I tre fuggitivi sono stati subito rincorsi e raggiunti dalla polizia penitenziaria. Per il recupero dei ragazzi sono dovuti intervenire anche i vigili del fuoco, e i tre ragazzi sono stati immediatamente sottoposti ad accertamenti sanitari.

I sindacati: "Gli ultra 21enni devono andare al carcere per adulti"

Tre sindacalisti della polizia penitenziaria, Ciro Auricchio dell'Uspp, Eugenio Ferrandino della Uil-Pa Polizia penitenziaria e Pasquale Baiano di Sinappe, denunciano in una nota congiunta come siano "ancora troppi oggi i detenuti maggiorenni, in particolare ultraventunenni, nel circuito penitenziario minorile. Più volte abbiamo denunciato che gli ultra 21enni devono scontare la pena nel carcere per adulti, perché gli stessi nella maggior parte dei casi minano il percorso di riabilitazione degli altri detenuti minorenni".

"Servono più strumenti per la polizia penitenziaria"

"Riteniamo, inoltre – concludono i sindacalisti della penitenziaria – che le attuali strutture per minorenni debbano essere messe in maggiore sicurezza: non avendo, infatti, le caratteristiche strutturali degli istituti per adulti, sempre più frequentemente si prestano a fughe rocambolesche come quelle accadute di recente. Chiediamo, altresì di dotare la Polizia penitenziaria di strumenti tecnologicamente avanzati, sia per potenziare le difese passive che per arginare i tentativi fraudolenti di far entrare droga e telefonini".