In piazza Mercato una chiave gigante, alta 10 metri: il progetto dell’artista Milot
Una enorme chiave di acciaio patinato, alta dieci metri e larga venti, che vuole essere simbolo della vita, della rinascita di una società aperta a tutto e a tutti, al dialogo e al confronto, di un mondo in cui ci siano per tutti potenzialità e possibilità: è l'opera dell'artista italo albanese Alfred Mirashi Milot, che ha scelto Napoli, e più precisamente piazza Mercato, per la prima tappa del suo progetto Keys of Unity, realizzato in collaborazione con JeanWolfe di Los Angeles. L'installazione verrà inaugurata giovedì 30 marzo 2023.
La chiave gigante di Milot in piazza Mercato
L'opera, denominata "Key of Today" e realizzata in acciaio corten, resterà nella piazza napoletana per tre mesi (a differenza di quella di Cervinara, in provincia di Avellino, installata nel 2017 e permanente). Sarà la prima volta che un'opera dell'artista, arrivato in Italia nel 1991 su un barcone dall'Albania, verrà esposta a Napoli. Verrà presentata dall'Associazione Mille Volti in collaborazione con il Comune di Napoli e il sindaco Gaetano Manfredi (che ha la delega della cultura), sotto la direzione esecutiva di Michael Kaiser/JeanWolfe, con la direzione artistica di Michele Stanzione e l'ingegnere Michele Palumbo e la collaborazione di Francesco Bianco, Lai Junjie e Albine Mirashi.
Durante l'inaugurazione verrà assegnato un premio a un giovane artista locale che ha progettato un timbro passaporto, scelto come vincente e inciso col laser sulla chiave. Il progetto proseguirà in altre città italiane ed europee, e in ogni tappa verrà aggiunto un timbro unico. Anche altre chiavi dello stesso progetto – The Water Key, in tournée in Asia e Oceania, e The Dream Key, in tournée nelle Americhe – verranno esposte in tutto il mondo.
Cosa significa il progetto di Milot
La chiave rappresenta, per l'artista, un messaggio di connessione e di dialogo. "Nel grande sforzo che facciamo ogni giorno per realizzare i nostri sogni – spiega – troviamo inconsapevolmente molte barriere, pregiudizi e meccanismi della vita, dove è molto difficile realizzare i nostri desideri. La chiave, come oggetto, non ha il semplice scopo di aprire, ma di simboleggiare l'apertura di tutto, senza luoghi chiusi, come strumento per trovare la giusta via per ogni essere umano. In questa società siamo continuamente bombardati da immagini virtuali: mostrare se stessi è diventato l'impegno più comune. L'uomo è costretto all'incomunicabilità e, di conseguenza, anche gli artisti sono alla ricerca di una nuova identità per cercare di far riflettere sulla grande incertezza in cui viviamo".