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In Irpinia il presepe in chiesa con i Simpsons e Hitler: “Rappresenta le nostre fragilità”

L’idea del parroco no global Don Vitaliano Della Sala, nella chiesa dei Santi Pietro e Paolo nel borgo di Capocastello a Mercogliano.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Foto Massimo Saveriano / Facebook
Foto Massimo Saveriano / Facebook

Un presepe molto poco "tradizionale" quello apparso nella chiesa dei Santi Pietro e Paolo nel borgo di Capocastello a Mercogliano, in provincia di Avellino: a rappresentare la scena della Natività, infatti, ci sono i personaggi dei Simpsons e un Adolf Hitler crocifisso. L'idea è di don Vitaliano Della Sala, parroco no-global molto noto per le sue posizioni aperte e che già lo scorso anno aveva ideato un presepe con due Madonne e nessun San Giuseppe per sensibilizzare sul tema delle famiglie considerate non tradizionali. La sua iniziativa è stata realizzata anche con il prezioso contributo dell'associazione "Per Grazia Ricevuta", mentre le opere sono dell'artista Piergiuseppe Pesce.

Ogni personaggio dei Simpson rappresenta dunque un monito per l'umanità, "che oggi rischia di di nuovo di cedere al male oscuro, rappresentato dalla presenza del Fuhrer, di una terza guerra mondiale", ha spiegato il prelato. Homer Simpson rappresenta la criminalità, Marge Bouvier il lusso, Bart la schiavitù dai social e dalla ludopatia, Lisa la guerra e il terrorismo. Gesù, invece, al centro della scena su uno skateboard, rappresenta la via di fuga dell'umanità e da Hitler, il male oscuro di una terza guerra mondiale.

"L’arte va concepita interiormente. Ognuno può esprimere il proprio pensiero", ha spiegato Massimo Saveriano, dell'associazione Per Grazia Ricevuta, "Il mio è questo: si nasce nudi e puri, ma poi si può diventare crudeli, come lo sono stati i più grandi dittatori della storia. I Simpson, per me, rappresentano la società di oggi con le sue contraddizioni. Il simbolo del cuore, quella fiamma al collo dei personaggi, rappresenta la libertà e la speranza di esprimersi, di combattere contro quella figura di Gesù, che è nato puro ma poi è diventato simbolo di potere. E noi, gay, di lotte ne abbiamo fatte e ne facciamo ancora".

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