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In fuga dall’Ikea ladri d’auto speronano i carabinieri, 3 arresti

Tre uomini sono stati arrestati per un tentato furto di automobile nell’Ikea di Afragola: sorpresi dai carabinieri, per crearsi una via di fuga avevano speronato la gazzella ferendo uno dei militari intervenuti. I tre rintracciati grazie alle telecamere di sorveglianza installate a copertura dell’area contro i furti.
A cura di Nico Falco
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Immagine di repertorio
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Le telecamere li avevano inquadrati mentre tentavano di rubare un'automobile nel parcheggio dell'Ikea di Afragola, in provincia di Napoli. All'arrivo dei carabinieri, il caos: si erano infilati in macchina ed erano ripartiti a folle velocità, speronando la vettura d'ordinanza e ferendo un militare. Erano stati però riconosciuti, di nuovo traditi dagli occhi elettronici, e a distanza di poco meno di un mese è arrivata la misura cautelare, eseguita dagli stessi carabinieri: in carcere sono finiti un 36enne, un 34enne e un 26enne, domiciliati tra Arpino di Casoria e Napoli, accusati di tentata rapina in concorso, resistenza a pubblico ufficiale e danneggiamento aggravato di una vettura militare.

Il tentato furto risale al 4 ottobre scorso. I tre erano arrivati a bordo di un'altra automobile, erano stati notati alla vigilanza nei monitor delle telecamere che erano state installate proprio in seguito ad episodi del genere, diventati frequenti in special modo nei fine settimana e negli orari di maggiore afflusso della clientela. Era subito stata inviata la segnalazione alla centrale operativa delle forze dell'ordine e così, in capo a una manciata di secondi, nel parcheggio era arrivata una pattuglia dei carabinieri di Afragola, che aveva rintracciato i ladri..

I criminali avevano mollato la presa, erano risaliti sull'automobile con cui erano arrivati e, per crearsi uno spazio, avevano colpito violentemente la gazzella, ferendo uno dei militari. Tramite le telecamere gli investigatori sono risaliti al numero di targa della vettura con cui erano scappati i ladri, è stato così identificato il proprietario e, dopo il riconoscimento eseguito dalla pattuglia che era intervenuta, ci sono state le perquisizioni nelle abitazioni dei sospettati, che nei giorni successivi si erano resi irreperibili.

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