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In fin di vita dopo l’intervento per dimagrire, gli avvocati: “Citare la clinica per il risarcimento”

Partita l’udienza preliminare del processo a carico del chirurgo Stefano Cristiano, imputato per le lesioni ad Angela Iannotta e per la morte di Francesco Di Vilio.
A cura di Nico Falco
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É partita oggi, nel tribunale di Santa Maria Capua Vetere (Caserta), l'udienza preliminare per Stefano Cristiano, il chirurgo bariatrico sotto processo con le accuse di omicidio colposo e lesioni colpose gravissime nei confronti di due suoi pazienti, Francesco Di Vilio e Angela Iannotta; il primo è deceduto, l'altra ha riportato lesioni permanenti. Nel corso dell'udienza la Iannotta e i familiari di Di Vilio (difesi dagli avvocati Raffaele e Gaetano Crisileo) e l'associazione "Codici" (rappresentata dall'avvocato Ivano Giacomelli) si sono costituiti come parti civili.

I due ex pazienti, entrambi residenti a Santa Maria Capua Vetere, erano stati operati allo stomaco; Di Vilio per un tumore, la Iannotta per dimagrire. Svilupparono una grave forma di setticemia post intervento e, come successivamente appurato dal collegio peritale, la struttura ospedaliera non era fornita di unità di rianimazione e di dotazioni idonee a prestare assistenza per casi del genere.

Cristiano era stato raggiunto da misura cautelare per le ipotesi di reato di omicidio colposo e falso in atto pubblico nell'aprile 2023, per lui era stato disposta la sospensione dall'attività per un anno; dagli accertamenti era emerso che aveva falsificato la firma sul modulo di consenso informato della Iannotta.

I legali delle vittime hanno chiesto al gip Daniela Vecchiarelli di citare in giudizio come responsabile civile la Clinica Villa del Sole Spa di Caserta (nella persona del direttore sanitario, Nicolino Rosato, e del legale rappresentante, Amerigo Porfidia), ritenendo che la struttura, dove sono stati eseguiti i due interventi allo stomaco che hanno portato alle complicazioni, debba risarcire le vittime; su questo aspetto il gup si è riservato la decisione.

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