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Omicidio di Giulia Tramontano

In migliaia alla fiaccolata per Giulia Tramontano e il figlio Thiago a Sant’Antimo

Stasera la processione per Giulia Tramontano, la 29enne uccisa dal compagno nel Milanese; la ragazza, di Sant’Antimo (Napoli), era incinta, al settimo mese.
A cura di Nico Falco
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Migliaia di persone, probabilmente intorno alle ventimila, sono scese in strada questa sera a Sant'Antimo, in provincia di Napoli, per ricordare Giulia Tramontano, la 29enne uccisa dal compagno Alessandro Impagnatiello a Senago (Milano), e il bimbo che portava in grembo e per il quale aveva scelto il nome Thiago. La fiaccolata, annunciata nei giorni scorsi, si svolge in una giornata in cui il comune del Napoletano vive un'altra tragedia: il duplice omicidio di Luigi Cammisa e Maria Brigida Pesacane, i due giovani cognati uccisi dal suocero, Raffaele Caiazzo, perché avrebbero avuto una relazione.

A Sant'Antimo la fiaccolata per Giulia Tramontano e Thiago

"L'uomo potrà sfuggire alla giustizia umana ma non a quella divina", si legge sullo striscione che apre il corteo, accanto a quella fotografia che è diventata simbolica: Giulia Tramontano in spiaggia col pancione ben evidente. La stessa frase è una citazione dal profilo Facebook della ragazza: l'aveva scritto lei commentando un femminicidio. A portare lo striscione, i portantini che solitamente trasportano lungo le strade cittadine la statua di Sant'Antimo, il patrono della cittadina: i festeggiamenti erano previsti proprio in questi giorni ma sono stati annullati.

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Il corteo è partito dalla villa comunale, silenzioso come una processione, con destinazione in piazza, è passato anche davanti all'abitazione natìa della ventinovenne; davanti all'edificio il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ha posato una corona di fiori. La folla che col passare dei minuti è cresciuta a dismisura, passando dalle duemila persone che si sono riunite nel luogo dell'appuntamento alle probabilmente diecimila del momento della partenza. Presenti, tra le Istituzioni, il sindaco di Sant'Antimo, Massimo Buonanno, diversi primi cittadini dei comuni limitrofi e il vicesindaco della Città Metropolitana di Napoli, Giuseppe Cirillo.

"É assurdo morire per amore – si legge in uno dei cartelli – ancor più assurdo non riuscire a salvare il proprio bambino. Non si può immaginare il dolore di questa ragazza la cui colpa era di amare un assassino. Giustizia. Buon viaggio a te e al tuo fiore mai nato. Giulia, è per te!".

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