In centro a Napoli ci sono sempre più locali non rispettano le regole di sicurezza sui prodotti alimentari
È un fatto che a Napoli ci siano sempre più attività commerciali che non rispettano le prescrizioni minime sulla sicurezza dei prodotti alimentari: a ogni controllo dei carabinieri del Nas, i Nucleo anti sofisticazione ma anche dell'Azienda sanitaria locale Napoli 1, fioccano irregolarità, multe e prescrizioni. Il settimanale riepilogo dell'Asl partenopea riferisce di una serie di controlli condotti dal Dipartimento di Prevenzione nella zona di via Mezzocannone. Si tratta di quell'area un tempo viva soprattutto la mattina, causa università e ora invece pullulante di ristorantini, pizzetterie e spritz-bar aperti dalla mattina o dal primo pomeriggio fino a notte fonda. Il turismo e la movida giovanile garantiscono un afflusso senza soluzione di continuità. Già, ma fra tante attività meritorie e innovative che lavorano rispettando ogni prescrizione, ce ne sono altre invece che non possono dire altrettanto.
I funzionari Asl Napoli 1 sono scesi in strada per verificare il rispetto delle norme da parte degli esercizi di vendita e somministrazione di alimenti, impiegando 23 professionisti tra medici veterinari, medici chirurghi e tecnici della prevenzione e 2 Autisti dell'Autoparco Centrale. L'ispezione di 23 esercizi (13 bar e 10 esercizi di ristorazione) ha portato a 69 prescrizioni, una diffida e un verbale di 2.000 euro.
Ciro Verdoliva, direttore generale dell'Azienda sanitaria napoletana, chiosa:
Controlli e verifiche sono fondamentali per garantire la salute dei napoletani e dei turisti presenti in città. Controlli che sono molto apprezzati anche dai tanti imprenditori, la stragrande maggioranza, che lavorano in modo limpido senza cercare scorciatoie.