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Omicidio Giulia Cecchettin

In centinaia a Napoli alla fiaccolata per Giulia Cecchettin, uccisa dall’ex Filippo Turetta

Manifestazione a Napoli in ricordo della 23enne Giulia Cecchettin, uccisa a Pordenone; il corteo concluso in piazza Municipio col “minuto di rumore”.
A cura di Nico Falco
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Circa cinquecento persone hanno preso parte, questa sera, 23 novembre, alla fiaccolata a Napoli in ricordo di Giulia Cecchettin, la 22enne il cui corpo senza vita è stato rinvenuto lo scorso 18 novembre, dopo 7 giorni di ricerche, nei pressi del lago di Barcis, a Pordenone; secondo i primi rilievi sarebbe stata ammazzata a botte e con numerose coltellate, per l'omicidio è indagato l'ex fidanzato, Filippo Turetta, bloccato dalla polizia tedesca il 19 novembre nei pressi di Lipsia, sull'autostrada A9, all'altezza della cittadina di Bud Durremberg.

L'iniziativa di questa sera, con cui si è voluto commemorare la giovane di Saonara (Padova) e tutte le vittime di femminicidio, è stata promossa dalla Seconda Municipalità di Napoli e ha raccolto numerose adesioni da parte dell'associazionismo e all'interno delle scuole; moltissimi anche i cittadini che si sono uniti al corteo lungo la strada. La fiaccolata è partita da Largo Berlinguer, per poi proseguire lungo via Toledo e concludersi in piazza Municipio, davanti alla sede del Comune di Napoli, per un "minuto di rumore", in linea con le altre manifestazioni che sono state organizzate in Italia.

Il tribunale tedesco, intanto, nel pomeriggio ha disposto l'estradizione di Turetta che, arrestato su mandato europeo, aveva confessato ai poliziotti di avere ucciso la ex fidanzata e aveva dato il consenso a venire consegnato alle autorità italiane. L'arrivo è previsto per sabato mattina con un volo dell'Aeronautica militare. Nelle scorse ore la famiglia del ragazzo ha deciso di nominare come difensore l'avvocato Giovanni Caruso, professore ordinario dell'Università di Padova, al posto di quello d'ufficio, Emanuele Compagno, al centro di polemiche per post pubblicati in precedenza sui social.

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