In Campania sono da Omicron 7 casi Covid su 10, la variante prevalente in Italia in due settimane
Su 213 sequenze genetiche analizzate in Campania, 151 appartengono alla variante Omicron del virus Sars-Cov-2 e 62 alla Delta, con percentuali rispettivamente del 70,9 e del 29,1: in pratica, la stima è che delle nuove infezioni in regione ben 7 su 10 siano da variante Omicron, situazione che capovolge quella di appena dieci giorni prima, quando la variante predominante era la Delta. I dati sono contenuti nel report sulle varianti dell'Iss di oggi, 14 gennaio, relativi ai campioni dei positivi accertati il 3 gennaio 2022.
In Campania, da 9.802 casi confermati da tampone molecolare, in 3 laboratori sono stati sequenziati 221 campioni; da questi sono state ottenute 213 sequenze per analisi. La situazione rispecchia quella nazionale: con 120 laboratori, 20.995 campioni positivi e 2.632 campioni sequenziati con 2.571 sequenze ottenute, è stato verificato che 512 contagi sono riconducibili alla variante Delta (19,22%) e 2.058 alla variante Omicron (1 caso, riscontrato a Bolzano, è riconducibile a una variante diversa, lignaggio B.1.639).
Seppur con una certa variabilità tra le regioni (in Basilicata Omicron è al 100%, in Molise al 2,2%), l'Iss stima che la variante prevalente in Italia sia ormai la Omicron, a cui è riconducibile l'80% dei casi. Con la precedente indagine, relativa ai casi del 20 dicembre 2021, appena due settimane prima, la prevalenza della variante Omicron era stata stimata pari al 21%.
"Questi risultati, per quanto non privi di limiti e bias – spiega l'Istituto Superiore di Sanità – mostrano una rapida diffusione della variante omicron, in linea con quanto già descritto recentemente in altri Paesi Europei4. Inoltre, non bisogna trascurare il fatto che la variante delta co-circola nel Paese, sia pure con una prevalenza che sta diminuendo progressivamente nel tempo, che suggerisce uno svantaggio competitivo nei confronti di omicron".