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In Campania mancano 220 medici di famiglia, a Napoli 36 ambulatori vuoti e c’è chi rinuncia

A Napoli colmate solo 38 posizioni su 74. Il report dell’Asl Napoli 1. Simeone: “Carenze assurde, ci sono migliaia di napoletani senza medico di famiglia”
A cura di Pierluigi Frattasi
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Immagine di repertorio
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In Campania mancano 220 medici di famiglia. A Napoli gli ambulatori vuoti sono 36 ad oggi. La Regione Campania a settembre ha assegnato le carenze, ma è riuscita a colmare appena circa la metà dei posti vacanti. E c'è anche chi ha rinunciato già all'incarico, come accaduto a Napoli. Una situazione drammatica che lascia scoperta dall'assistenza sanitaria dei medici di base una grande fetta di territorio. A pagare le conseguenze di questa situazione sono sia i cittadini che i medici di medicina generale. Gli ambulatori sono sempre più affollati. Il personale è sovraccaricato di lavoro. Le attese in studio si allungano, mentre la qualità del servizio peggiora.

Il report dell'Asl: mancano 36 medici di famiglia a Napoli

A fotografare il quadro è l'Asl Napoli 1 Centro nel report del 7 novembre 2024, inviato al consigliere comunale Nino Simeone (Psdi) l'8 ottobre, che ha acceso i riflettori sulla carenza di medici di base. La definizione del numero dei medici di famiglia sul territorio è disciplinata dall'accordo collettivo nazionale del 28 aprile 2022. Nel report viene evidenziato

Le procedure di assegnazione di tale carenze sono di pertinenza esclusiva della Regione Campania che con decreto 22 del 15 maggio 2024 ha provveduto a tal fine. Le stesse procedure sono state concluse in parte nei primi giorni di settembre e si rappresenta che a fronte di 440 carenze presenti nell'intero territorio regionale, di cui 74 nella sola città di Napoli, comprensive dalla carenza sull'isola di Capri, soltanto 220 carenze sono state assegnate sull'intero territorio regionale delle quali 38 sono state assegnate nella città di Napoli e un medico di medicina generale tra i nuovi titolari ha già rinunciato all'incarico.

Una situazione molto difficile, considerando che gli studi dei medici di base sono il primo filtro dell'assistenza sanitaria. Il buon funzionamento degli ambulatori va a sgravare gli accessi impropri ai Pronto Soccorso ospedalieri, anche questi sempre sotto stress, specialmente in particolari periodi dell'anno, come quello autunnale e invernale, quando si deve fare i conti con le impennate di influenza e Covid19. O durante il periodo estivo, quando ci sono da affrontare i malanni di stagione e i raffreddori legati all'uso smodato dei climatizzatori.

La lettera al Ministro della Salute: "Colmare le posizioni vacanti"

Il consigliere Nino Simeone il 21 ottobre scorso ha inviato una lettera al Ministro della Salute, Orazio Schillaci, sulla mancanza di Medici di famiglia a Napoli, chiedendo di intervenire subito:

Ho scritto al Ministro della Salute, chiedendo un suo intervento urgente per intraprendere ogni azione utile al fine di garantire l’assistenza sanitaria territoriale e ad aumentare il numero di medici di base in ciascun Distretto Sanitario napoletano. La grave carenza di medici di medicina generale che affligge la sanità campana, ed in particolare quella napoletana, sta infatti diventando pericolosa. Come ho già avuto modo di segnalare formalmente ai responsabili istituzionali, locali e regionali, ad oggi, tale criticità coinvolgerebbe oltre centomila assistiti su circa novecentocinquantamila residenti napoletani. Un’assurdità!

Ed ha concluso:

Tra questi centomila napoletani, vi sono migliaia di pazienti anziani e fragili, che necessiterebbero di assistenza continua e costante, ma che si trovano sprovvisti di un presidio sanitario fondamentale quale il “medico di famiglia”, indispensabile per evitare l’ulteriore congestionamento dei Pronto Soccorso del territorio, già allo stremo. Non ci resta altro che confidare nell’intervento del Governo, rispetto a questa situazione esplosiva dal punto di vista sanitario e sociale.

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