In arrivo oggi a Napoli altri 40 profughi afghani in fuga dai talebani
È previsto per oggi, 26 agosto 2021, l'arrivo di altri 40 profughi afghani in fuga dai talebani che hanno preso il potere nel paese asiatico. Si aggiungono alle altre 20 famiglie, con 87 profughi, che ieri mattina, attorno alle 5, sono arrivate a Napoli, accolte dal personale dell'Asl Napoli 1 Centro, dalla Protezione Civile regionale e dai volontari delle associazioni non profit, che hanno dato loro generi di conforto e hanno donato giocattoli e palloncini ai circa 30 bimbi. I profughi sono al momento ospitati presso il Covid Residence dell'Ospedale del Mare di Ponticelli, nell'area orientale di Napoli, riaperto per l'occasione. Qui trascorreranno i prossimi 10 giorni di quarantena.
Mentre nel corso della giornata di oggi arriveranno anche i risultati dei tamponi Covid eseguiti ieri. Tra le famiglie già arrivate c'è un positivo al tampone molecolare, posto in isolamento. Per uno degli afgani è stato necessario il ricovero a causa di un forte stato d'ansia e di una frattura al ginocchio.
Intanto Protezione Civile della Regione Campania e Asl Napoli 1, anche attraverso le associazioni di volontariato e la Caritas, hanno già provveduto a raccogliere e far pervenire indumenti, scarpe, abbigliamento intimo, giocattoli per i bambini e generi di prima necessità, oltre che dispositivi di protezione individuale. È stato inoltre organizzato il servizio lavanderia. Al termine della quarantena sarà prevista la possibilità di usufruire di un parrucchiere/barbiere. I volontari della protezione civile regionale e i mediatori culturali sono impegnati h24 per supportare eventuali ulteriori esigenze o richieste.
Chiesa di Napoli pronta ad accogliere
Anche la Curia di Napoli si è resa disponibile ad assistere le famiglie profughi. “Di fonte alla grave crisi umanitaria che sta scuotendo le coscienze degli uomini di buona volontà di tutto il mondo – ha detto l'arcivescovo di Napoli, don Mimmo Battaglia – la Chiesa di Napoli è pronta ad accogliere quota parte dei profughi che arrivano in Italia dall’Afghanistan. Sono rimasto particolarmente colpito dal dramma che stanno vivendo donne, bambini ed interi nuclei familiari che, per difendere i legittimi diritti alla libertà, alla vita ed al futuro, sono costretti a lasciare la propria terra ed i propri affetti, per cui ho provveduto a dare opportune indicazioni al direttore della Caritas Diocesana, don Enzo Cozzolino, perché si procedesse ad una rapida ricognizione delle varie disponibilità di accoglienza nelle diverse Comunità, tenendo i necessari contatti con Caritas Italiana e con le varie Istituzioni”.