Imprenditore di Pozzuoli vittima dell’usuraio per 25 anni: dal 1999 a oggi ha pagato oltre 200mila euro
Per 25 lunghi anni un imprenditore di Pozzuoli, nella provincia di Napoli, è stato vittima dell'usuraio, a cui si era rivolto nel lontano 1999, quando la valuta era ancora la lira, per appianare alcuni debiti e dalle cui grinfie non è più riuscito a districarsi: fino ad oggi, quando si è deciso a denunciare la sua situazione ai carabinieri, che hanno arrestato il suo aguzzino: in manette N.B., 62enne già noto alle forze dell'ordine, che è stato portato in carcere; deve rispondere di usura ed estorsione.
La vicenda, fatta di disperazione e prevaricazione, comincia come detto nel 1999, quando l'imprenditore si rivolge all'usuraio chiedendo un prestito di 5 milioni di lire, che in poco tempo aumentano del 30%. L'imprenditore si è visto così costretto a chiedere nuovi prestiti per coprire i debiti: con l'arrivo della nuova valuta chiede prima 10mila euro, poi 16.500; somme restituite con una sovrattassa che fa lievitare il debito da 27.500 a 55mila euro.
La situazione dell'imprenditore si aggrava. Nel 2011 l'uomo chiede all'usuraio 60mila, che con i tassi applicati sono 120mila da restituire, che nel 2018 diventano 200mila. Soltanto negli ultimi giorni, nel 2024, venticinque anni dopo l'inizio del suo calvario, l'imprenditore puteolano si è deciso a denunciare il suo aguzzino. I carabinieri della stazione di Pozzuoli hanno così organizzato uno scambio controllato di denaro: hanno atteso che la vittima consegnasse i soldi e hanno fatto scattare il blitz, arrestando il 62enne. I militari dell'Arma hanno stimato che l'imprenditore, a fronte di 70mila euro percepiti, sia stato costretto a restituirne oltre 200mila.