Il volto di Mario Paciolla dipinto da Jorit sulla facciata del Liceo “Vittorini” a Napoli: “Verità e giustizia”
Il volto di Mario Paciolla dipinto da Jorit sulla facciata del Liceo Statale "Elio Vittorini" all'Arenella a Napoli. È l'omaggio che lo street artist ha voluto dedicare al giovane cooperante italiano dell'Onu morto a 33 anni in circostanze misteriose in Colombia nel 2020. Il murales è quasi completato, visibile dalla facciata principale del liceo scientifico in via Domenico Fontana, in prossimità del ponte di via Pietro Castellino.
Il comitato: "Giustizia per Mario Paciolla"
"Il suo Liceo, la sua Città, i Familiari, chiedono che si ricerchi la verità e la giustizia sulla sua morte – il commento che si legge sulla pagina Facebook Giustizia per Mario Paciolla – Facciamolo anche noi. ‘Non diventerò un astronauta, ma amerò lo stesso la luna'. Mario Paciolla era uno studioso, un appassionato, un funzionario di campo nella Missione Onu di Verifica degli Accordi di Pace tra il Governo Colombiano e le Forze Armate Rivoluzionarie della Colombia e …anche un poeta. Giustizia per Mario Paciolla".
Targa del Comune all'Arenella
Anche il Comune di Napoli ha voluto tributare un omaggio a Mario, con una targa installata presso i giardinetti di via Francesco dell'Erba all'Arenella, una traversa di via Pietro Castellino, quartiere di cui era originario Mario. L'iniziativa è arrivata su proposta del vicesindaco Laura Lieto, ma l'idea era partita dalla commissione Toponomastica già dalla giunta De Magistris, su iniziativa dell'allora sindaco e dell'ex assessore Giovanni Pagano. La targa sarà posta sulla recinzione perimetrale interna dell'area attrezzata. Sopra ci sarà la seguente epigrafe: "In memoria e nel commosso ricorso di Mario Paciolla 1987-2020 cooperante italiano scomparso in Colombia: La libertà è un modo di essere: un uomo è libero se il suo spirito è libero. Io sono libero! E tu?". La proposta ha già avuto il parere favorevole della V municipalità Vomero-Arenella. Servirà comunque l'ok anche della Prefettura di Napoli.
A tre anni dalla morte di Mario, trovato senza vita nella sua abitazione a San Vicente del Caguán in Colombia il 15 luglio 2020, la famiglia chiede che sia fatta chiarezza sulle circostanze del suo decesso. Mario lavorava alla missione delle Nazioni Unite sui trattati di pace tra il governo colombiano e i guerriglieri delle FARC. Sulla sua morte la Procura della Repubblica di Roma negli scorsi mesi aveva disposto l'archiviazione. Poco più di un mese prima la giustizia colombiana aveva fatto altrettanto, nonostante le denunce presentate a luglio dalla famiglia Paciolla.
I genitori Anna e Pino ricevuti da Mattarella
I genitori di Mario Paciolla non si rassegnano: "Mi sento una madre offesa nella mia intelligenza – ha commentato a Fanpage.it Anna Motta, la mamma di Mario – nessuno crede a questo suicidio, andremo avanti nel nostro percorso di giustizia". Lo scorso gennaio i genitori di Mario, Anna e Pino sono stati ricevuti in forma privata dal Presidente Sergio Mattarella: "In questo periodo così difficile un incontro Istituzionale è di una importanza immensa. Grazie Presidente", hanno commentato.