Il Trono del Palazzo Reale di Napoli a Torino per restauri: tornerà nel 2026
Il Trono del Palazzo Reale di Napoli va a Torino per restauri: il trono lascerà il capoluogo partenopeo il 12 settembre, per rientrare a febbraio 2026, una volta concluso il lungo e difficile restauro che avverrà presso la Fondazione Centro per la Conservazione ed il Restauro dei Beni Culturali "La Venaria Reale".
"Grazie a Intesa Sanpaolo possiamo ora avviare il recupero della Sala del Trono", spiega il direttore del sito, Mario Epifani, "proseguendo il lavoro di restauro e revisione dell'allestimento dell'Appartamento di Etichetta in corso dal 2020, al fine di ricostruire per quanto possibile l'aspetto che Palazzo Reale aveva al tempo della monarchia. Dai documenti d'archivio e dalle foto storiche sappiamo che il trono, realizzato alla metà dell'Ottocento in occasione dell'ammodernamento del palazzo, si trovava ancora al tempo del Regno d'Italia al di sotto di un baldacchino oggi perduto, sostituito da un altro che intorno al 1930 era documentato nel palazzo del Quirinale a Roma. Prossimo passo, il restauro del tappeto", conclude Epifani, "indispensabile prima del rientro del trono".
La poltrona, interamente di manifattura napoletana, fu realizzata intorno alla metà dell'Ottocento in legno intagliato e dorato con rivestimento in velluto color cremisi e un gallone metallico con frange di seta. Sui lati sono presenti due braccioli con teste leonine, mentre dopo l'Unità d'Italia nel 1861 fu aggiunto lo stemma di Casa Savoia sul petto dell'aquila che si trova sulla cima dello schienale. Ma in Rete è già polemica, soprattutto da parte di nostalgici dei Borboni che tuonano contro la decisione di un restauro che avverrà interamente a Torino e alle successive esposizioni che avverranno fuori città prima del rientro definitivo a Napoli, previsto per il mese di febbraio del 2026, data della riconsegna.