Il tribunale di Salerno sospende il fermo della Geo Barents: “Pronti a tornare in mare”
La Geo Barents torna in mare: la nave umanitaria di Medici Senza Frontiere era stata sottoposta a fermo per 60 giorni nel porto di Salerno, ma ha vinto il ricorso presentato al tribunale. "Pronti per tornare a fare il nostro lavoro in mare", fanno sapere dalla nave. La Geo Barents è già ripartita nelle scorse ore dal porto salernitano, appena ricevuto il via libera dalle autorità. La Geo Barents, secondo i giudici "non ha contribuito a creare alcuna situazione di pericolo a bordo e che, al contrario, le operazioni di salvataggio in cui era impegnata erano improcrastinabili. Ha, inoltre, riconosciuto che la Guardia costiera libica era stata preventivamente informata dell'attività di salvataggio". Lo fa sapere la stessa organizzazione umanitaria, che aveva definito "disumano" il fermo in porto, avvenuto dopo lo sbarco del 26 agosto di 191 migranti salvati in mare.
"Il giudice ha affermato che la semplice richiesta avanzata dalla Guardia costiera libica alla Geo Barents di lasciare l'area di soccorso non può essere considerata un coordinamento delle operazioni di salvataggio, poiché non sono state fornite indicazioni su come tali operazioni dovessero essere svolte", ha fatto sapere l'organizzazione, aggiungendo che il tribunale "ha, inoltre, stabilito che il prolungamento del fermo amministrativo comprometterebbe irreversibilmente il diritto della Geo Barents di svolgere la propria attività di soccorso in mare, impedendole di perseguire i suoi scopi umanitari, in conformità", spiegano ancora dalla ong, "ai principi costituzionali e al diritto internazionale consuetudinario a cui l'Italia aderisce e deve promuovere (articolo 117 Costituzione)".