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Festival di Sanremo 2024

Il testo della canzone di Geolier per Sanremo non piace a De Giovanni: “Il napoletano non merita questo strazio”

Allo scrittore napoletano non è piaciuto com’è scritto il testo in dialetto della canzone di Geolier per Sanremo 2024: “La lingua non merita questo strazio, bastava farsi aiutare. Un po’ di umiltà”.
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Non è della musica che parla, né della trap in generale. Il giudizio dello scrittore Maurizio De Giovanni sul testo che Emanuele Palumbo, in arte Geolier, porterà al Festival di Sanremo 2024, dal titolo «I p’ me, tu p’ te» (io per me , tu per te) riguarda le parole e l'uso del napoletano. A De Giovanni, così come a molti altri, non è piaciuto il testo del pezzo sanremese. Motivo? È scritto senza rispettare alcuna regola del napoletano, è scritto così com'è parlato. Una modalità tipica della trap made in Naples ma che ovviamente, portata in un contesto come quello del Festival sarà sicuramente oggetto di polemiche.

Geolier è uno degli artisti che ha più venduto nel 2023 e il suo debutto nella città dei fiori è attesissimo; il pezzo se si escludono alcune parole, è totalmente in dialetto e qualcuno in conferenza stampa ad Amadeus aveva chiesto anche se fosse previsto l'uso dei sottotitoli durante le esibizioni, allo scopo di consentire a tutti di comprenderlo. «La musica napoletana è cantata e conosciuta in tutta Italia» aveva risposto il conduttore e direttore artistico del Festival.

De Giovanni, da par suo, non attacca con volontà di scontro. Ma siccome con le parole ci lavora, è amareggiato e dice la sua con molta chiarezza:

È una lingua antica e bellissima, con la quale sono stati scritti capolavori immensi. È un patrimonio comune, ha un suono meraviglioso, unisce il maschile e il femminile come fa l’amore.

Non merita questo strazio. PS. Basta chiamare qualcuno e farsi aiutare. Un po’ di umiltà.

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