Il teatro Minerva di Boscoreale a rischio chiusura, Peppe Barra: “Il teatro deve vivere, ‘verite comme avita fa”

Lo storico cine-teatro Minerva di Boscoreale rischia di chiudere. Colpa dei finanziamenti regionali e della città metropolitana di Napoli che non sarebbero mai arrivati. A lanciare l'allarme è Pino De Caro, il direttore artistico della struttura nel napoletano. De Carlo ha scelto di affidare il suo Sos a una lettera inviata agli abbonati del teatro. E, nel messaggio, comunica tutte le difficoltà che lo storico odeon sta vivendo, puntando il dito contro chi non ha mai stanziato alcun finanziamento per la sua sopravvivenza. "Non avrei mai voluto scriverti questa lettera", il direttore si rivolge direttamente a ogni singolo abbonato, "ma ci sono eventi che vanno oltre la nostra volontà". Dopo aver ringraziato gli habitué per il sostegno al "teatro di noi boschesi, il più antico della Campania", ribadisce i sacrifici fatti "per riportarlo allo splendore di un tempo passato che sembrava non potesse più tornare".
Sforzi che, adesso, potrebbero essere resi del tutto vani. "Oggi", continua De Caro, "purtroppo si avvicinano i tempi bui. Il cine-teatro Minerva inizia un lento e inesorabile cammino che lo porterà a chiudere definitivamente i battenti. Come puoi immaginare anche per il teatro vale il detto ‘sine pecunia ne cantantur missae'. Infatti, il teatro non ha mai usufruito di nessun finanziamento né dalla regione Campania né dalla città metropolitana di Napoli, ma un piccolo contributo solo nella programmazione della rassegna teatrale annuale da parte del Comune di Boscoreale. Mentre negli altri comuni vicini si inaugurano case della musica e dell'arte, a Boscoreale si chiudono i teatri".
Mentre il direttore giura di continuare "a combattere fino all'ultimo applauso anche a costo di doverlo fare contro i mulini a vento", il suo accorato appello si fa spazio nel mondo della cultura campana. Sono tanti gli artisti che in questi giorni hanno deciso di scendere in campo al suo fianco. "Il Teatro Minerva", ha detto Peppe Barra, "esiste dalla fine dell'Ottocento. Chiudendo un Teatro chiudete la cultura, impedite ai giovani di apprendere. Ed è molto importante che un teatro viva, non muoia. Perciò, passatevi una mano sulla coscienza, ‘verite comme avita fa'". "Mi dispiace molto che il Teatro Minerva di Boscoreale", ha commentato Lina Sastri, "stia per chiudere. Spero non succeda". "A tutta la cittadinanza e alle istituzioni", ha fatto loro eco Antonella Morea, "salviamo il Teatro Minerva di Boscoreale. La cultura è importante. Non chiudiamo i teatri, vi prego, salviamo il Teatro Minerva".
Qualcosa pare essersi mosso anche all'interno del mondo della politica. A rispondere all'appello sono stati anche Pasquale Di Lauro, sindaco di Boscoreale, e Mario Casillo, capogruppo del Partito democratico in Consiglio Regionale. "Non possiamo accettare che si spengano le luci del teatro proprio ora", scrivono in una nota congiunta, "dopo anni di impegno e sacrifici per restituirgli il valore e la dignità che merita. Il Teatro Minerva è molto più di un teatro: è un luogo di memoria, di incontro, di crescita culturale. Siamo pronti ad aprire un confronto con la proprietà dello stabile per valutare ipotesi alternative alla chiusura del teatro. Non escludiamo nessuna possibilità al momento: dall'acquisto alla gestione pubblica. La cultura, per noi, è parte integrante della crescita della città, e il Teatro Minerva non può essere escluso da questa visione".