Il significato dell’opera “Tu sì ‘na cosa grande” di Gaetano Pesce in piazza Municipio a Napoli
La comparsa di "Tu sì ‘na cosa grande", opera di Gaetano Pesce, in piazza Municipio a Napoli, ha scatenato l'ironia del popolo partenopeo, che ha sottolineato la forma fallica della scultura. L'opera – che sarà inaugurata oggi, mercoledì 9 ottobre – è composta da un corpo principale, alto 12 metri, che rappresenta il vestito stilizzato di Pulcinella, la maschera tradizionale napoletana; accanto, più piccoli, due cuori rossi trafitti da una freccia. E, a dispetto delle critiche e dell'ironia, "Tu sì ‘na cosa grande" rappresenta proprio un omaggio a Napoli, città a cui Gaetano Pesce era molto legato, nonché il suo testamento: l'artista ligure ha lavorato per due anni all'opera, che ha completato poco prima di morire, nell'aprile del 2024.
Nonostante fosse nato a La Spezia, Gaetano Pesce si sentiva intimamente legato a Napoli, forse anche per le origini della famiglia, proveniente dalla Penisola Sorrentina. Da qui, l'idea di stilizzare l'abito di Pulcinella, uno dei simboli dell'identità culturale di Napoli, ribadendo poi ancor di più il suo amore per la città con l'aggiunta dei due cuori trafitti da una freccia, a simboleggiare, appunto, l'innamoramento.
"Tu sì ‘na cosa grande", come dicevamo, rappresenta inoltre il testamento artistico di Gaetano Pesce, visto che ne racchiude tutta la poetica, in larga scala, viste la dimensioni monumentali dell'opera: l’attenzione al femminile, la poetica dello scarto, dell’imperfetto, mantenendo sempre elementi autobiografici, che richiamano la vita dell'artista spezzino.