È la somma che fa il totale. Da Totò, che recitava la battuta in un celeberrimo film del 1960 al fianco di Aldo Fabrizi, al Pulcinella di Gaetano Pesce, è sempre la somma che ci fornisce la misura esatta della realtà, che ci restituisce la pienezza e la consistenza delle cose di questo mondo. La somma nel nostro caso è quella delle interazioni, cioè dei nostri comportamenti e reazioni che oggi non manifestiamo più al bar, all’edicola, in ufficio o in famiglia, ma principalmente online e sui social network.
Il pallottoliere digitale segna precisamente 809.747, come il totale delle interazioni, quindi like, wow, love, sigh, commenti e condivisioni, raccolte dai primi venticinque post pubblicati dall’8 al 12 ottobre su Facebook e Instagram che contenevano almeno uno di questi cinque termini: Pesce, Pulcinella, Piazza Municipio, Napoli. Parole chiave che raccontano e sintetizzano la polarizzazione delle nostre conversazioni sull’installazione artistica di Gaetano Pesce inaugurata qualche sera fa a Napoli in piazza Municipio.
Perché quel numero, ovviamente destinato a crescere ancora e da considerare già superato mentre leggiamo questo articolo, è un dato interessante? Perché contiene la dimensione esatta della nostra attenzione digitale, di quanto siamo attratti da uno specifico contenuto.
Un tempo l’efficacia della notiziabilità di cosa un direttore metteva in pagina era misurata dal numero di copie che un giornale vendeva in edicola, oggi, al contrario, la si può parametrare al numero di interazione che il post riesce a raccogliere. Allo stesso modo possiamo dare contezza di quanto siamo interessati a un evento, a un luogo, a una persona.
Nel caso dell’installazione del Pulcinella di Gaetano Pesce, la somma dei like, per farla semplice, non ci dice se l’opera risulta comprensibile ai più e neanche se piace o meno ai napoletani e ai turisti, piuttosto ci dice altro: quell’installazione genera attenzione, tanta da condizionare l’algoritmo e di conseguenza da diventare un attrattore turistico.
Quindi, veniamo ai numeri cercando di dare dei pesi alla nostra somma. Delle oltre ottocentomila interazioni, ben 372.507 sono quelle ottenute dai post che hanno utilizzato nella loro costruzione la parola “Pesce”. Tra questi, giusto per censirne alcuni, ci sono i post di Vittorio Sgarbi, di Peppe Iodice e della rivista Artribune.
Sono invece 260.151 le interazioni incassate dai post, sempre i primi 25 sia chiaro, su Facebook e Instagram, che hanno adoperato anche il termine “Pulcinella”. In questo elenco si fanno notare gli account dell’ex sindaco Luigi De Magistris, dello speaker radiofonico Gianni Simioli e dell'attore comico Daniele Ciniglio.
Il conteggio continua con le 81.170 interazioni incassate dai post contenenti “Piazza Municipio” e altre 95.419 sulla parola “Napoli”, sulla quale non si è fatto attendere l’instant marketing della Taffo, la società di onoranze funebri più social che ci sia.
*L'autore è esperto di marketing e comunicazione e guida l'agenzia Arcadia