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Il Pronto Soccorso del Santobono intitolato a Sergio De Simone, vittima e cavia della follia nazista

Sarà intitolato a Sergio De Simone il Pronto Soccorso dell’ospedale Santobono, presidio pediatrico del quartiere di origine del bimbo. Sergio a 8 anni fu vittima e cavia della follia nazista, che usò il suo piccolo corpo per folli esperimenti. Un gesto per non dimenticare quanta crudeltà possa raggiungere l’uomo e quanto importante sia questa storia.
A cura di Gaia Martignetti
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Sergio De Simone è stato una delle più piccole vittime della follia nazista. Il bambino napoletano, originario del Vomero, fu l’unico italiano sottoposto a sperimentazione medica in un campo di concentramento ad appena 8 anni. Trattato come una cavia umana e poi ammazzato insieme ad altri 19 compagni di sventura. Per non dimenticare quanto buia sia stata la storia e di quanta crudeltà sia stato capace l'uomo, l'ospedale del quartiere di Sergio che accoglie i più piccoli avrà una targa in suo onore. In effetti già in passato al Santobono era stata apposta una targa, nel Palabimbo poi smantellato, per non perderne la memoria. Ora il DG di recente nomina, Rodolfo Conenna, ha deciso di intitolare a Sergio De Simone il Pronto Soccorso dell'ospedale pediatrico, perché il piccolo "non è semplicemente una vittima dell'olocausto, spiega Conenna, ma è stato anche vittima di un concetto distorto di ricerca".

La cerimonia è prevista per domani, 26 aprile 2021, ed è prevista la presenza del presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, del Rabbino e del Cardinale di Napoli insieme al fratello di Sergio, che di una della più piccole vittime di quella follia omicida conserva il ricordo.

La storia di Sergio De Simone

Aveva otto anni, Sergio De Simone, quando dal quartiere napoletano del Vomero venne deportato prima ad Auschwitz e poi ad Amburgo e qui sottoposto a sperimentazioni pseudoscientifiche prima di essere ucciso. La sua colpa? L'origine ebraica e il vivere in Italia dove le folli leggi razziali del fascismo diedero la possibilità ai nazisti di scatenare la ‘caccia al giudeo' e la successiva deportazione nei campi di sterminio. Sergio De Simone è passato alla storia per essere l'unico bimbo italiano sottoposto a sperimentazioni in un lager.

Il medico e criminale nazista Kurt Heissmeyer si fece assegnare 20 piccoli ebrei come cavie che gli furono procurati facendoli prelevare dal campo di sterminio di Birkenau dall'altrettanto tristemente celebre dottor Josef Mengele. Il nazista, entrando nella baracca dei bambini per selezionarli disse: «Chi vuole vedere la mamma faccia un passo avanti».  Ai bimbi così selezionati  e successivamente trasferiti nel campo di concentramento di Neuengamme, presso Amburgo, vennero inoculati bacilli della turbercolosi, allo scopo di verificare strampalate teorie. Vennero poi tutti barbaramente ammazzati a pochi giorni dalla Liberazione, nei sotterranei della scuola amburghese di Bullenhuser Damm.

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