Il profilo del badante Mario Eutizia: dalle truffe su Facebook all’omicidio di anziani coi sedativi
Quarantotto anni, un matrimonio fallito alle spalle, oggi senza fissa dimora, e con una serie di denunce alle spalle per reati come truffa, furto, danneggiamento e uso fraudolento di titoli: è il profilo di Mario Eutizia, diploma da ragioniere e badante improvvisato, ora in carcere con l'accusa di avere ucciso quattro anziani dando loro dosi massicce di sedativi. Storia che al momento resta tutta da chiarire: lui ha raccontato al pm delle somministrazioni massicce e di ritenere che ciò abbia potuto portare ai decessi, ma per il gip sarebbe stato cosciente delle conseguenze e si sarebbe trovato a suo agio "nei panni di angelo della morte".
Le segnalazioni delle truffe su Facebook
Scavando in Rete, tracce di Eutizia si trovano su Tellows, sito che offre un servizio di identificazione delle chiamate e di segnalazione delle truffe, basato sulle recensioni. Parecchi fanno questo nome in merito a raggiri perpetrati in particolare sul marketplace di Facebook e, da quello che raccontano, i dubbi di una omonimia sono pochi: corrisponde anche la data di nascita, che loro conoscono perché, per rendersi credibile, avrebbe fornito i suoi documenti. L'uomo, secondo gli utenti, avrebbe pubblicato diversi annunci e poi, come nelle più classiche truffe, dopo aver ricevuto i pagamenti sarebbe sparito senza spedire nulla.
I numeri di telefono associati a Eutizia, anche con profili falsi, sarebbero almeno tre e compaiono in oltre 1.500 ricerche. Le valutazioni partono dal dicembre 2021, con diversi aggiornamenti: lo stesso utente, in risposta, aggiunge che ad aprile 2024 continua con le truffe e che "ultimamente gira come badante truffando i vecchietti".
L'accusa di omicidio di quattro anziani
L'udienza di convalida si è tenuta ieri, 26 agosto. Accompagnato a braccio dai suoi avvocati, Antonio Daniele e Gennaro Romano, Eutizia ha confermato quanto già detto nel precedente interrogatorio davanti al gip Alessandra Grammatica. La decisione è arrivata alcune ore dopo: fermo non convalidato, perché basato sul pericolo di fuga poi ritenuto insussistente, ma custodia cautelare in carcere per il pericolo di reiterazione.
Nella mattina del 22 agosto Eutizia, da piazza Sant'Anna, a Caserta, aveva contattato i carabinieri dicendo di voler confessare degli omicidi. Ai militari, e poi al pm Annalisa Imparato, ha detto di avere lavorato negli ultimi dieci anni come badante e di avere accudito una trentina di anziani. A quattro di loro avrebbe somministrato dosi quadruplicate di Trittico e Talofen, sedativi che erano stati prescritti e di cui anche lui, in quanto come loro paziente oncologico, faceva uso. Lo avrebbe fatto per compassione, per alleviare le loro sofferenze. E soltanto successivamente, hanno raccontato gli avvocati Daniele e Romano a Fanpage.it, avrebbe maturato la convinzione che quella condotta potrebbe aver causato i decessi.
Dei primi due anziani Eutizia non ha fatto il nome: erano annotati in un telefono che gli sarebbe stato rubato la notte prima, insieme ad un borsello, mentre era su una panchina a Caserta; si tratterebbe di due persone di Latina a cui avrebbe badato nel 2014. Gli altri, invece, sarebbero Luigi Di Marzo, 88 anni, morto nel dicembre 2023 a Casoria (Napoli), Gerardo Chintemi, 96 anni, morto nel marzo 2024 a Vibonati (Salerno).