Mattarella parla di Francesco, ucciso a 18 anni a Napoli: “Sottratto il futuro a un ragazzo”
«Ieri a Napoli un ragazzo è stato ucciso con una crudeltà che ha sottratto a lui il futuro e lasciato nel dolore i suoi famigliari» Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, parlando agli studenti e alle studentesse di Casal di Principe dov'è oggi per la giornata delle vittime della criminalità organizzata. Il riferimento è a Checco Maimone, il ragazzo di 18 anni ucciso a Napoli, davanti agli chalet di Mergellina.
Mattarella, ha reso omaggio questa mattina a Don Peppino Diana, parroco di Casal di Principe ucciso dalla camorra nel 1994. Il Presidente come primo atto si è recato al cimitero locale dove è rimasto in piedi, in silenzio, dinanzi alla tomba del parroco ucciso per il suo impegno contro la criminalità organizzata:
Dovete essere fieri di vivere in questa città che ha saputo avere questa rinascita. Ricordate sempre che siete la generazione della speranza quella cui don Diana ha passato testimone della legalità.
Tutte le amministrazioni pubbliche devono far sentire con efficacia la loro presenza accanto ai cittadini. Insieme a tutte le espressioni della società civile. La politica sia autorevole nel dare risposte alle emergenze e ai problemi socio-economici dei territori.
L'amministrazione sia efficiente, rapida nelle soluzioni e trasparente. Le istituzioni sono chiamate ad abbattere le barriere che impediscono ai giovani di realizzare i propri sogni nel territorio in cui hanno le loro radici.