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Il presidente della Camera di Commercio Ciro Fiola attaccato da tutti gli imprenditori napoletani

Le Associazioni storiche, in una lunga nota, denunciano l’incapacità, a detta loro, della Camera di Commercio e del suo presidente, soprattutto riguardo le luminarie per il Natale 2023. Puntuale, è arrivata la replica di Fiola.
A cura di Valerio Papadia
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Ciro Fiola, presidente della Camera di Commercio di Napoli
Ciro Fiola, presidente della Camera di Commercio di Napoli

È un duro attacco quello che le Associazioni storiche di imprenditori – ACEN, CLAAI, CNA, CdO, Confapi, Confcommercio, Confesercenti, Confimprese, Federdat, Unione Industriali – hanno rivolto alla Camera di Commercio di Napoli e al suo presidente, Ciro Fiola. Gli imprenditori partenopei denunciano, a loro avviso, l'incapacità dell'attuale gestione della Camera di Commercio, soprattutto in vista del Natale e delle luminarie che avrebbero dovuto adornare la città. "Ad oggi dobbiamo registrare che il Presidente e l’intera Giunta hanno annunciato grandi progetti, grandi iniziative ma quasi nessuna realizzazione" si legge nella nota delle associazioni.

Il primo punto affrontato dagli imprenditori napoletani sono proprio le luminarie per il Natale 2023. "Del megagalattico progetto ‘le luminarie e le iniziative per Natale 2023' – spiegano le associazioni – che prevedeva un investimento di 3 milioni di euro non si realizza, anche quest’anno, praticamente nulla. Nell’agosto 2023 la Camera di Commercio stipulava un Protocollo d’Intesa con il Comune di Napoli per realizzare, assieme, le luminarie di Natale. Il 24 ottobre scorso, la Camera, ha deciso di recedere dal suddetto Protocollo per il mancato riscontro ad una nota inviata, al Comune il 10 ottobre. In questo modo si sono oscurate le luminarie".

Stessa incapacità di gestione, quella che gli imprenditori imputano alla Camera di Commercio di Napoli, anche per le luminarie del Natale 2022. "Si partì addirittura a febbraio con un mega progetto per realizzare le luminarie che prevedeva anche il coinvolgimento dell’artista Lello Esposito e uno stanziamento di cinque milioni. Fallito il progetto delle Luminarie si deliberò l’installazione di dieci alberi di Natale. Alla fine, non si realizzò neanche questa piccola iniziativa; Napoli, nelle festività natalizie, rimase all’oscuro e senza alberi addobbati".

"Tutto ciò dimostra, ancora una volta, che la Camera di Commercio, attualmente in prorogatio, è stata governata in modo maldestro da soggetti non preparati né rappresentativi del tessuto produttivo locale; sono stati incapaci di ‘progettare' ma finanche di ‘spendere' i fondi stanziati con grave danno per le imprese e per l’economia in generale" concludono le associazioni.

La replica di Ciro Fiola

Il presidente della Camera di Commercio di Napoli non ha fatto passare sottotraccia le parole delle Associazioni storiche, ed è arrivata puntuale la sua replica. "La presunta storicità che si sono arbitrariamente attribuite alcune associazioni datoriali, tutta da verificare, non è sicuramente sinonimo di qualità. Si continua ad abbaiare alla luna provando a colpire questa presidenza, quando la crisi delle realtà associative rappresentate da queste sigle è oramai evidente. Una profonda distanza dal tessuto imprenditoriale e commerciale, ne sta accompagnando l'inevitabile scomparsa" ha detto Fiola.

"La Camera di Commercio aveva sottoscritto un protocollo con il Comune di Napoli nel quale erogava 2,4 milioni di euro per realizzare il grande progetto di Natale – spiega Fiola, riguardo le luminarie per il Natale 2023 – vincolando l'erogazione alla realizzazione di una gara d'appalto europea. Per motivi a noi ignoti tale gara non è stata bandita pertanto l'Ente ha dovuto ritirare il finanziamento. Qualora fosse stato erogato, in mancanza di una gara, i dirigenti sarebbero andati incontro a un danno erariale".

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