Il polpo argonauta del Golfo di Napoli premiato mollusco 2021 del mondo
Il polpo Argonauta Argo del Golfo di Napoli è il mollusco del 2021 del mondo. Il piccolo cefalopode, sponsorizzato dalla Stazione zoologica Anton Dohrn del Lungomare di via Caracciolo, ha avuto la meglio sugli altri 5 finalisti, raccogliendo alla fine ben 7.888 voti in tutto il mondo, 2mila in più del secondo classificato. L'Argo si è aggiudicato così l'ambito riconoscimento del Loewe Centre for Translational Biodiversity Genomics (Tbg) del Senckenberg Research Institute and Natural History Museum di Francoforte. Il premio consiste nel sequenziamento del genoma dell'Argonauta Argo, considerata una specie di origine antichissima. Tra le domande alle quali gli scienziati cercano di dare una risposta, c'è quella di capire come faccia l'Argonauta a sviluppare la sua grande intelligenza pur avendo una vita molto breve.
Ad annunciare la vittoria del polpo Argonauta Argo è stata stamattina Julia Sigwart, capo sezione del dipartimento di Malacologia del museo Senckenberg, Carola Greve (Lab manager del Loewe-Center TBG), Tilman Schell (Loewe-Center Tbg) e Yasunori Kano, segretario della società mondiale per la Ricerca sui molluschi (Unitas Malacologica). Il polpo Argonauta è molto conosciuto per la forma singolare della sua conchiglia, raffigurata anche nelle ceramiche del 3mila aC. La specie è stata candidata al riconoscimento da Fabio Crocetta, biologo marino della Stazione Zoologica Anton Dohrn, Istituto Nazionale di Biologia, Ecologia e Biotecnologie Marine, che ha recentemente rinvenuto un esemplare di Argonauta argo nel Golfo di Napoli, durante analisi di routine.
A differenza della maggior parte dei polpi, che vive lungo la costa, l'Argonauta ha uno stile di vita pelagico: vive cioè in mare aperto. Tra le altre particolarità della specie c'è l'accentuato dimorfismo sessuale. Si tratta della grande differenza di dimensioni tra il maschio e la femmina della specie, quest'ultima infatti può essere anche trenta volte più grande del maschio. Nel primo caso, infatti, l'esemplare non supera di solito 1-2 centimetri di lunghezza. Nel secondo, invece, si arriva anche a 30 centimetri.