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Il “pezzotto” napoletano entra nel vocabolario Treccani: è un neologismo

Il “pezzotto” entra nel vocabolario Treccani: si tratta di un dispositivo che dà illegalmente accesso a piattaforme e contenuti altrimenti a pagamento.
A cura di Valerio Papadia
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Che il napoletano sia uno dei dialetti regionali più noti e apprezzati nel nostro Paese è cosa nota. Se ci dovesse essere bisogno di una ulteriore conferma, ecco che a servirla è il vocabolario Treccani, uno dei più noti, utilizzati e consultati in Italia, che ha inserito al suo interno proprio un termine napoletano, di quelli che all'ombra del Vesuvio si usano comunemente ma che, complice anche la cronaca, sia locale che nazionale, viene utilizzato evidentemente anche ad altre latitudini: stiamo parlando del "pezzotto", considerato un neologismo.

Che cos'è il pezzotto in napoletano

Quindi, se si consulta il noto vocabolario, ci si imbatte anche nel termine di uso comune in napoletano. La Treccani spiega così il pezzotto: "Particolare decoder utilizzato per accedere illegalmente ai contenuti dei canali televisivi italiani ed esteri a pagamento". E infatti, consultando i giornali, non è difficile imbattersi in blitz delle forze dell'ordine che oscurano le sorgenti da cui parte il segnale del pezzotto, sanzionando talvolta anche coloro che ne usufruiscono.

In realtà, il significato che il vocabolario Treccani attribuisce al termine pezzotto ha preso piede soltanto recentemente, con l'avvento, appunto, dei dispositivi utilizzati per piratare e poter usufruire illegalmente di contenuti altrimenti a pagamento. Più in generale, in napoletano, la parola pezzotto indica, però, proprio qualcosa di contraffatto, come ad esempio capi di abbigliamento, scarpe, borse, ma anche prodotti audiovisivi come film o album musicali.

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