Il pentito: “Nel 2014 Tony Colombo aveva un debito di 500mila euro verso Tina Rispoli”
La relazione tra Tony Colombo e Tina Rispoli era cominciata dopo che quest'ultima era diventata vedova, e poi sfociata nello sfarzoso matrimonio del 2019, ma il rapporto tra loro era stato inizialmente economico: il cantante aveva ricevuto dei grossi prestiti per finanziare la sua attività artistica. A raccontare questo retroscena sono diversi collaboratori di giustizia, anche se le somme variano: c'è chi parla di un debito di 200mila euro e chi, invece, sostiene che il neomelodico dovesse restituire ben 500mila euro.
Le dichiarazioni dei pentiti sono riportate nell'ordinanza contro il clan Di Lauro che ha portato alle 27 misure cautelari eseguite dai carabinieri del Ros e del Comando Provinciale di Napoli il 17 ottobre scorso: in manette, oltre a Tony Colombo e la moglie, il boss Vincenzo Di Lauro, figlio del superboss Paolo e ritenuto alla guida del clan di via Cupa dell'Arco, e numerosi presunti affiliati, tra cui Raffaele Rispoli, fratello di Tina.
Il debito di Tony Colombo verso Tina Rispoli
Secondo il collaboratore di giustizia Gianluca Giugliano, Tony Colombo aveva inizialmente chiesto denaro a Gaetano Marino, all'epoca marito di Tina Rispoli. Nei verbali, datati giugno 2019, il pentito sostiene che intorno al 2010 il cantante avrebbe ottenuto 80mila euro per fare un disco, ma che avrebbe chiesto denaro in prestito anche a Roberto Manganiello, boss del clan Marino. All'epoca, sottolinea Giugliano, "Tony Colombo non aveva rapporti con Tina Rispoli, la salutava e la rispettava come moglie di Marino Gaetano". In quel periodo il cantante "era pieno di debiti, era rovinato proprio".
Antonio Accurso, ex del gruppo della Vanella Grassi, nel febbraio 2015 sostiene che "la moglie Titina aveva prestato 200mila euro a Tony Colombo, che è un cantante, siciliano, ma neomelodico napoletano, che ha anche partecipato a Ballando con le Stelle". Il prestito, dice, era stato fatto per consentire al cantante di organizzare un concerto. In quel periodo Raffaele Rispoli, detto come i fratelli "il Boxer", avrebbe confermato a un altro affiliato che Colombo stava restituendo il prestito.
A parlare della somma più alta è invece Genny Carra, ex reggente del clan Cutolo del Rione Traiano, che fa risalire la sua frequentazione con Tony Colombo al 2006, quando il cantante, dice, si esibì ad una festa di un affiliato. Coi soldi prestati da Carra (e poi restituiti), Colombo avrebbe realizzato il disco "Guerra Aperta". In un verbale datato gennaio 2020, Carra sostiene di avere prestato 50mila euro al cantante nel 2014; quando gli avrebbe chiesto il motivo delle continue richieste di denaro, nonostante lavorasse molto, Colombo gli avrebbe risposto di avere fatto degli investimenti sbagliati e di avere un debito di 500mila euro nei confronti di Tina Rispoli.
Nel 2020, quando venne rigettata la richiesta di arresto per Tina Rispoli, nell'ambito di una inchiesta sul clan Marino, i giudici del Riesame avevano scritto:
in sostanza, da circa 6 anni, ossia dal 2012, l’avveduto Colombo non fa che gestire l'intero patrimonio della famiglia Rispoli Marino (le sue scarse entrate non giustificano affatto le possidenze ed il tenore di vita), che deriva ovviamente dalle attività illecite del capofamiglia Marino Gaetano e che Colombo reimpiega, investendolo in attività lecite puntualmente ricostruire dagli inquirenti nella annotazione citata, così effettuando operazioni di "lavaggio", occultandone la reale provenienza iniziale".
Tony Colombo al gip: "Discorsi tra imprenditori"
Ieri mattina il cantante è comparso davanti al gip Luca Della Ragione, assistito dagli avvocati Carmine Foresta e Maria Carmela Fiorita Nardi; ha sostenuto che le sue conversazioni con il boss Vincenzo Di Lauro non erano relative alle attività del clan ma che si trattava di semplici discorsi tra imprenditori, riservandosi di chiarire il contenuto delle intercettazioni. Oggi sarà la volta della moglie, Tina Rispoli.