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Trasporto pubblico a Napoli

Il nuovo treno della metro di Napoli è finito in officina per problemi software dopo un mese di lavoro

Primo stop per il nuovissimo convoglio della metropolitana di Napoli: problemi al sistema informatico che segnala anomalie inesistenti. Necessario stop.
A cura di Cir. Pel.
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Il nuovo (e atteso) treno della linea 1 della metropolitana di Napoli è entrato in esercizio il 18 ottobre scorso. Dopo un mese esatto è però purtroppo tornato in officina per i problemi software di cui qualche giorno fa ha riferito Fanpage.it; questioni peraltro evidenziate anche da molti utenti: sul social video TikTok, nei giorni scorsi, video raccontavano genericamente di "avaríe" al nuovo treno che si fermava “un po' troppo bruscamente”.

Perché il nuovo treno della metro si è fermato?

Ma cosa è successo? Presto detto: il sistema di sicurezza, nello specifico il software che comanda il compressore del locomotore, segnalava anomalie nel livello delle temperature imponendo lo stop. A quel punto – verificato che però queste anomalie erano reali – occorreva riavviare il software e riprendere il viaggio. È successo almeno tre volte nell'ultimo periodo.
Dobbiamo anche dire che il nuovo convoglio è stato subito messo sotto stress: è attivo fino a 16 ore al giorno.

Insomma, la nuova metro non è proprio  «rotta»: funziona perché riesce ad andare in officina "da sola", ovvero senza necessità di  traino. Però il problema c'è, eccome.

Ora Caf ( Construcciones y Auxiliar de Ferrocarriles), la società che lo ha prodotto, ha col Comune di Napoli e con l'Anm, un rapporto continuo: il mezzo è «in garanzia» e qui a Napoli è operativa una squadretta di tecnici che ha il compito di monitornarne le prestazioni e i guasti che però da sola non riuscirà a sortire della vicenda e attende altri specialisti.

Come sarà riparato il sistema informatico

Dunque sarà necessario, come si dice in gergo informatico «fixare con una patch il bug nel software». Ovvero correggere l'anomalia al sistema informatico, aggiornandolo.

Ciò – questo almeno è l'obiettivo – consentirebbe anche agli altri 10 treni che sono in officina e attendono da tempo il via libera dall'agenzia ministeriale Ansfisa, di essere al riparo dallo stesso problema in futuro, visto che un altro dei convogli dovrebbe entrare in servizio intorno a Natale, come ha confermato a Fanpage.it il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi.

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Nino Simeone, Presidente della commissione e trasporti del Consiglio comunale, conferma che stamattina il nuovo treno non è funzionante:

Si sta aspettando che gli spagnoli attivino i loro specialisti del "sistema informatico" che devono venire dalla Spagna.

I loro tecnici, che fanno già assistenza a Napoli hanno effettuato tutte le verifiche strutturali, controllando tutta la parte elettromeccanica, senza riscontrare anomalie al treno, che essendo l'unico in servizio per 12/14 ore continuative, sta chiaramente subendo un stress d'esercizio significativo.

Il consigliere comunale sferza anche l'Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie e delle infrastrutture stradali e autostradali (Ansfisa):

L'agenzia ministeriale italiana che si occupa della certificazione di sicurezza dei nostri treni, non mi risulta essere troppo presente.
Eppure a Roma sanno bene quale sia il nostro deficit strutturale, in termini di treni in esercizio?
Per questo motivo vorrei esprimere la mia grande preoccupazione in tal senso, in quanto non mi giungono notizie confortanti dai colleghi che lavorano nei depositi della Linea 1 di Anm, dove sono appunto fermi una decina di nuovi treni.

La prossima messa in esercizio degli altri treni, prevista tra Natale e Capodanno, rischia di slittare perché siamo ancora in attesa delle autorizzazioni e del nulla osta di Ansfisa? Ritardi dovuti alla "scarsa" presenza del personale ministeriale a Napoli. Spero di sbagliarmi e mi auguro sinceramente che il Ministero dei trasporti mi smentisca con i fatti.

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