Il nuovo bollettino dei Campi Flegrei conferma il rallentamento del sollevamento del suolo
La velocità del sollevamento del suolo dei Campi Flegrei si è ridotta: non si è interrotta, ma è più lenta rispetto a prima. Questo il dato emerso dall'ultimo bollettino dei Campi Flegrei, pubblicato oggi martedì 3 settembre da parte dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. La conferma di un valore che si era registrato già nelle scorse settimana: ad inizio luglio vi erano state le prime avvisaglie di questo rallentamento, confermato anche dal basso numero di terremoti registrati negli ultimi sette giorni (appena 28), sebbene uno di magnitudo decisamente elevata (3.7) per gli standard dei Campi Flegrei. La buona notizia è che, con il rallentamento della velocità di sollevamento, è plausibile attendersi sempre meno scosse, seppur nella geofisica non ci siano mai certezze assolute.
"Negli ultimi 20 giorni si registra una riduzione della velocità del sollevamento del suolo il cui valore sarà definito con i dati delle prossime settimane", si legge nel bollettino dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia pubblicato quest'oggi. Inoltre, fa sapere, l'Ingv:
Non si segnalano variazioni significative dei parametri geochimici monitorati nella settimana di riferimento rispetto ai trend di aumento dei flussi e di riscaldamento del sistema idrotermale già noti. Il sensore di temperatura installato in una emissione fumarolica a 5 metri dalla fumarola principale di Pisciarelli ha mostrato un valore medio di ~94°C. Permane l’assenza di liquido nella polla di Pisciarelli.
E dunque, spiegano ancora dall'Istituto, "sulla base dell’attuale quadro dell’attività vulcanica sopra delineato, non si evidenziano elementi tali da suggerire significative evoluzioni a breve termine".