“Il mio bus non passa, mi porti tu a casa”: uomo aggredisce l’autista Anm
Bus Anm della linea 151 in via Firenze, all'angolo con via Novara, siamo nella zona alle spalle di piazza Garibaldi, quartiere Vasto, poco dopo le ore 22. L'utente, spazientito per l'attesa della linea 169 ha pensato bene di prendersela con l'autista. E come? Pretendendo di essere accompagnato a casa, manco l'autobus fosse un taxi. Al giusto, logico, rifiuto del lavoratore, è scattata la rabbia sfociata in violenza.
L'uomo ha dapprima iniziato ad aggredire verbalmente l'autista del bus provando a forzare la porta anteriore nel tentativo di aprirla e salire a bordo. Non essendo riuscito a raggiungere il suo intento ha ripetutamente colpito con calci e pugni l'autobus, mandando in frantumi lo specchietto retrovisore del mezzo. Solo allora ha deciso di allontanarsi dileguandosi tra le stradine limitrofe.
A seguito dell'aggressione l'autista ha contattato con il proprio cellulare la centrale operativa ANM e le forze dell'ordine per denunciare l'accaduto. Sul posto è giunta una volante della polizia di stato per effettuare le verifiche del caso. Successivamente, il conducente è stato costretto ad interrompere la marcia per riportare l'autobus al vicino deposito di via Nazionale delle Puglie per effettuare le necessarie attività di manutenzione.
È stato il sindacato Usb a rendere nota tutta la vicenda:
Le aggressioni e i raid vandalici ai danni dei mezzi, delle strutture e degli operatori Anm sono tristemente divenuti all'ordine del giorno ed evidenziano il totale fallimento in termini di prevenzione e sicurezza da assicurare alla base del servizio.
Come lavoratori siamo davvero stanchi di subire continue minacce ed aggressioni da parte di cittadini infuriati per le lunghe attese alle fermate. Ad esasperare ulteriormente gli animi si è aggiunto l'aumento dei biglietti e il drastico taglio avvenuto nel tempo delle corse serali e notturne.
L'azienda, inoltre, non ci mette nelle condizioni per poter affrontare la giornata di lavoro in sicurezza. Rispetto al passato siamo sprovvisti di strumenti tecnologici adeguati ad affrontare le situazioni di rischio e, come se non bastasse, gli autobus vengono acquistati senza essere dotati di cabine anti-aggressione.