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Il Ministero del Turismo esalta il Cilento, ma pubblica la foto della Costiera Amalfitana: la gaffe social

In un post sui social, il Ministero del Turismo ha esaltato il Cilento, inserito dal Guardian al primo posto tra le mete da visitare in Italia nel 2025. Nel post, però, è stato pubblicata una foto della Costiera Amalfitana e non del Cilento.
A cura di Valerio Papadia
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La foto pubblicata sui social dal Ministero del Turismo: si tratta della Costiera Amalfitana e non del Cilento
La foto pubblicata sui social dal Ministero del Turismo: si tratta della Costiera Amalfitana e non del Cilento

Il Cilento, zona costiera del Salernitano a forte vocazione turistica, è stata definita dal quotidiano inglese Guardian come la meta numero uno da visitare in Italia nel 2025; lodi al Cilento erano arrivate, di recente, anche dal prestigioso New York Times. E allora, il Ministero del Turismo italiano ha pensato di mettere in risalto questi riconoscimenti, esaltando a sua volta quella striscia di costa che da Capaccio Paestum arriva al confine con la Calabria: "Dal New York Times al Guardian, il Cilento si afferma tra le mete più belle d’Italia" si legge come caption di un post pubblicato su Facebook dal Ministero del Turismo. Peccato che la foto che accompagna il post non ritragga il Cilento, ma sia una veduta dall'alto di Conca dei Marini, che si trova invece in Costiera Amalfitana.

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In molti, tra i commenti, hanno fatto notare la svista che, in ultima battuta, deve essere balzata all'occhio anche degli addetti ai social media del Ministero, dal momento che, scorrendo la pagina Facebook, non è più possibile trovare il post. In effetti, alcuni dei commenti erano piuttosto indignati: "Cilento??? Cilento??? Peccato che la foto sia di Conca dei Marini in Costiera Amalfitana. Il Ministero ha bisogno di un ripasso di geografia!". E ancora: "Il Cilento, con le sue spiagge incontaminate, i suoi borghi storici e il Parco Nazionale, non ha certo bisogno di immagini di altri luoghi per farsi conoscere. La gaffe del Ministero rischia di danneggiare l’immagine di una terra che merita di essere valorizzata per le sue peculiarità".

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