Il messaggio di Geolier per la famiglia di Roberto Bembo, ucciso a 21 anni a Mercogliano
"Ciao, un bacione da Geolier alla famiglia di Roberto". Poche parole, ma ricche di significato, soprattutto se a pronunciarle è Geolier, al secolo Emanuele Palumbo, e rivolte alla famiglia di Roberto Bembo, il 21enne avellinese morto per una coltellata ricevuta davanti ad un noto bar di Torrette di Mercogliano la notte di Capodanno e spentosi all'ospedale San Giuseppe Moscati di Avellino dopo 10 giorni di agonia.
Geolier, da sempre vicino alla famiglia della vittima, ha mandato un video alla madre di Roberto Bembo, Cinzia Tino, ribadendo la propria vicinanza. Il processo è ancora in corso: nell'ultima udienza è stato mostrato il video delle telecamere di sicurezza esterne di un negozio che hanno ripreso gli ultimi istanti di vita di Roberto Bembo. La prossima udienza è prevista per il 10 luglio presso la Corte d'Assise del Tribunale di Avellino.
Tre al momento gli indagati: Nico Iannuzzi è accusato di essere l'autore materiale del delitto, altri Luca e Daniele Sciarrillo sono accusati di esserne stati i complici. Nico Iannuzzi e Luca Sciarrillo si erano presentati agli agenti della Squadra Mobile di Avellino poche ore dopo il ferimento di Roberto Bembo e portati in carcere, il terzo indagato venne iscritto nel registro degli inquirenti solo in un secondo momento. In casa degli indagati vennero trovati anche vestiti sporchi di sangue. Nella prossima udienza, prevista per il 10 luglio, verranno sentiti i testimoni di parte civile. Nei giorni scorsi si era tenuto anche un torneo di calcio dedicato a Roberto Bembo, che ha visto la partecipazione di tantissimi giovani da tutta Avellino.