Il mare di Posillipo è una discarica: sui fondali c’erano 700 chili di pneumatici
Una Ferrari o una Mercedes, una monoposto di Formula Uno insomma: questo il corrispettivo in peso della quantità di pneumatici trovati sul fondale marino di Posillipo, a Napoli. In una operazione congiunta di Guardia Costiera e Parco Sommerso della Gaiola, infatti, sui fondali e sull'arenile di Posillipo sono stati rinvenuti circa un centinaio di pneumatici, del peso complessivo di 700 chili, quanto una monoposto di Formula Uno, appunto. Nell'operazione sono stati impegnati gli uomini del Nucleo operativo subacqueo della Capitaneria di Porto e due motovedette in superficie, coordinati dal Reparto operativo della Direzione marittima della Campania: i sommozzatori della Guardia Costiera hanno cominciato la perlustrazione dei fondali proprio nell'area marina protetta della Gaiola, trovandoli puliti; quando i sub si sono però spostati al di fuori dell'area protetta, si sono imbattuti in una vera e propria discarica di pneumatici. Circa 70 i copertoni raccolti dalla Guardia Costiera, mentre altri 30 sono stati raccolti a Coroglio dalla Cooperativa Miticoltori di Nisida.
Gli pneumatici saranno riciclati e riutilizzati
Da Napoli, l'ingente quantitativo di pneumatici recuperato sui fondali di Posillipo ha raggiunto il porto di Pozzuoli: nella città dei Campi Flegrei, il carico è stato affidato al Consorzio EcoTyre, deputato al riciclaggio e al riutilizzo. I circa 100 pneumatici abbandonati e recuperati saranno infatti trasformati in superfici per impianti sportivi, isolanti termici e altro. Gli pneumatici vengono definiti rifiuti permanenti a causa del tempo molto prolungato che impiega a degradarsi: centinaia di anni.