Il mare di Castellammare di Stabia balneabile dopo 50 anni, il Sindaco festeggia con un tuffo
Nel 1969, mentre gli astronauti della Apollo 11 piantavano la bandiera degli Stati Uniti sulla Luna, a Castellammare di Stabia, provincia di Napoli, ne compariva un'altra: mare non balneabile. E così è stato per decenni, prima a periodi alternati e poi permanentemente da quando ci fu l'epidemia di colera. Fino ad oggi, quando è arrivato il via libera: in un tratto di costa lungo un chilometro, a ridosso del centro storico, si potrà tornare a fare il bagno. E il sindaco Luigi Vicinanza, dopo aver rimosso il cartello del divieto, ha festeggiato proprio dando una dimostrazione pratica: tuffo in acqua dopo l'inaugurazione.
Per la cittadina del Napoletano, ha detto il governatore Vincenzo De Luca, si tratta di "un giorno storico". La balneabilità (ritrovata) arriva dopo importanti interventi di bonifica che hanno inciso su una situazione problematica creata dagli sversamenti in mare di liquami di privati e scarichi che arrivavano da alcuni alvei naturali e che era emersa decenni fa, prima tra il 1969 e il 1970, coi primi divieti temporanei, poi con quello permanente a partire dal 1973. Per la ripulitura e il risanamento hanno lavorato Regione Campania, Gori Spa (l'azienda che gestisce il servizio idrico integrato a circa un milione e mezzo di residenti di 75 comuni tra Napoli e Salerno), Ente Idrico Campano e il Comune di Castellammare di Stabia.
Il nuovo cartello, quello che riporta la scritta "Spiaggia libera", è stato posto sul lungomare ieri sera, 5 agosto, in occasione dell'inaugurazione, ed è stato salutato dai cittadini con un lungo applauso. "Orgoglio stabiese, emozione collettiva", ha detto il Sindaco, che poi, insieme ad altri consiglieri comunali, si è tuffato in acqua. De Luca, ricordando l'importanza di puntare sull'economia del mare, ha aggiunto: "Ci stiamo avvicinando all'obiettivo: fare del Golfo di Napoli, come è per natura, il golfo più bello del mondo".