Il governo taglia i fondi del PNRR anche per Scampia e Napoli Est, sindaco Manfredi: “Andremo avanti lo stesso”

Dalle Vele a Taverna del Ferro i comitati sul piede di guerra. Manfredi: “Andiamo avanti, non posso credere che vengano cancellati”. Pd e Sinistra Italiana attaccano Fitto: “Non ci sono coperture”
A cura di Antonio Musella
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Tra poco più di 60 giorni sarebbero iniziati i lavori di cantierizzazione di due delle opere più importanti che il Comune di Napoli si appresta a compiere con i fondi del PNRR, due progetti di rigenerazione urbana nella periferia Nord ed Est della città: il completamento dell'abbattimento delle Vele di Scampia e la costruzione delle nuove case per gli abitanti, e un processo analogo da avviare al Rione Taverna del Ferro a San Giovanni a Teduccio. Invece il Ministro per gli affari europei, Raffaele Fitto, ha annunciato un taglio dei fondi ai due progetti che, insieme a molti altri che riguardano i Comuni di tutta Italia, saranno soggetti a revisione di spesa nell'ambito della rinegoziazione dei fondi del PNRR tra il governo italiano e la Commissione Europea. Da parte sua il Ministro ha annunciatoha annunciato che i soldi saranno recuperati sul fondo di coesione sociale, ma c'è più di qualche dubbio sull'effettiva possibilità di poterli poi utilizzare per le opere di rigenerazione urbana. Intanto gli abitanti di Scampia e San Giovanni, con i due comitati di lotta storici, quello delle Vele e quello di Taverna del Ferro, sono sul piede di guerra. A distanza di poche ore entrambe hanno incontrato il Sindaco Gaetano Manfredi, che da parte sua ha dichiarato di non voler fermare assolutamente i due progetti. Intanto la battaglia sulle periferie napoletane si sposta anche in parlamento.

Manfredi: "Andiamo avanti, non posso credere che vengano cancellati"

L'amministrazione di centro sinistra di Gaetano Manfredi ha puntato davvero tanto sui due progetti di rigenerazione urbana di Napoli Est e di Scampia. La Vice Sindaca Laura Lieto ci lavora dall'insediamento della giunta e sono stati e restano dei punti programmatici irrinunciabili per l'amministrazione. Poche ore dopo l'annuncio da parte del Ministro Raffaele Fitto, il Sindaco ha incontrato il Comitato di Lotta delle Vele di Scampia e la mattina seguente quello di Taverna del Ferro. Solo dopo ha incontrato i giornalisti per rassicurare tutti: "E' una proposta che mi lascia abbastanza perplesso – ha detto a margine del Consiglio Comunale ai giornalisti – fino a quando si parla di revisione dei finanziamenti a progetti in ritardo o che hanno difficoltà conclamate posso anche essere d'accordo, ma qui parliamo di due progetti che rispettano pienamente il cronoprogramma e che si apprestano ad essere cantierizzati". I toni sono sempre pacati come da consuetudine del Sindaco di Napoli che quasi mai mette in campo la critica politica al governo centrale. Ma avverte: "Il Ministro Fitto dice che i sodi saranno recuperati dal fondo di coesione e sviluppo, io non posso proprio credere che vengano cancellati, poi ad ora dal governo non abbiamo avuto nessuna comunicazione, come questi fondi possano essere recuperati io questo non lo so. La mia esperienza mi dice che quando ci sono questi spostamenti poi dopo la burocrazia impone dei vincoli che difficilmente sono aggirabili". I fondi per la coesione e lo sviluppo infatti dovrebbero andare a coprire misure di welfare legate alle politiche sociali, come questi fondi possano poi essere spesi per la costruzione di nuove case per gli abitanti delle periferie è questione tutta da vedere. Mentre da Palazzo Chigi gettano acqua sul fuoco, da Palazzo San Giacomo annunciano che i progetti non si fermeranno. "Noi andremo avanti come se nulla fosse successo – sottolinea Manfredi – il cantiere di Scampia aprirà entro ottobre e quello di Taverna del Ferro aprirà entro la fine dell'anno. Noi dobbiamo dare delle risposte ai cittadini di questi quartieri che attendo una riqualificazione da anni, e inoltre ci sono dei vincoli verso le imprese, le gare sono state già assegnate. Inoltre questi cantieri rappresentano un'opportunità di lavoro su questi territori".

I Comitati: "Scelta assurda, è una rapina alle periferie"

Il Comitato di Lotta delle Vele di Scampia ha iniziato la battaglia per l'abbattimento e la ricostruzione delle Vele quasi 40 anni fa. Di governi centrali ed amministrazioni comunali ne sono passate tantissime. La prima Vela venne abbattuta da Antonio Bassolino quando era Sindaco di Napoli e si iniziarono le nuove costruzioni per alloggi dignitosi per gli abitanti. Un nuovo impulso si ebbe durante il primo mandato di Rosa Russo Iervolino, la l'apertura dei nuovi cantieri per i nuovi alloggi. Con Luigi de Magistris si è abbattuta una seconda Vela, dopo quasi 20 anni dalla prima, e grazie al progetto "Re Start Scampia" si è dato nuovo impulso per completare tutte le opere. L'amministrazione Manfredi ha puntato sul completamento del progetto presentando un nuovo progetto sui fondi del PNRR. Il cantiere che dovrebbe aprire ad ottobre è quello che oltre 250 nuovi alloggi per gli abitanti delle Vele Celeste, Rossa e Gialla. Una volta terminati si dovrà procedere con l'abbattimento di altre due Vele. "Noi siamo in allarme – avverte Omero Benfenati portavoce del Comitato Vele – è una scelta impensabile, qui c'è gente che attende un alloggio dignitoso da oltre 20 anni. Se questo governo davvero vuole toglierci i fondi e quindi cancellare le lotte, ma anche i sogni ed i sacrifici degli abitanti delle Vele, allora dovremo mobilitarci fino a Roma, mettendoci la faccia come sempre". Il modello delle Vele di Scampia come progetto di rigenerazione urbana e partecipata dai cittadini è diventato un modello che in tanti sono venuti a studiare anche da università e centri di ricerca di tutta Europa. Un esempio di sinergia positiva tra organizzazione degli abitanti e istituzioni. Ed è proprio sulla scia del processo di rigenerazione urbana delle Vele di Scampia che è nato il progetto analogo su Taverna del Ferro a San Giovanni a Teduccio. Il Rione, reso famoso dai murales di Maradona e Che Guevara, ha vissuto un processo di partecipazione dal basso che ha posto il tema della rigenerazione urbana della zona. La giunta Manfredi ha raccolto la sfida e presentato il progetto sui fondi del PNRR. Si tratta di nuovi alloggi per oltre 300 nuclei familiari e l'abbattimento degli attuali mostri di cemento. Anche qui, gare d'appalto già svolte e cantiere che dovrebbe partire entro dicembre. "Quella del governo è una scelta incomprensibile – spiega Rosaria Cordone del Comitato Taverna del Ferro – pensare di tagliare i fondi per la rigenerazione urbana di Scampia e di Taverna del Ferro è una rapina a mano armata". Anche a Napoli Est i comitati sono sul piede di guerra. "Abbiamo chiesto al Sindaco Manfredi di camminare insieme, comitati e amministrazione comunale, per impedire che i fondi del PNRR vengano tagliati e garantire l'esecuzione dei lavori. Sono anni che ci battiamo per dare dignità alle persone e vivere un cambiamento, sono anni che cerchiamo di debellare la criminalità".

Le opposizioni in parlamento: "Nessuna garanzia sui fondi"

Il Ministro Fitto ha parlato di "polemiche inutili" rispetto al taglio dei fondi dei progetti del PNRR, ma le opposizioni hanno fatto immediatamente muro. Il tema dei progetti che riguardano il Comune di Napoli è stato anche al centro delle discussioni delle aule del parlamento, proprio oggi infatti il servizio studi della Camera scrive che le nove misure cancellate dal Pnrr non hanno una copertura finanziaria alternativa. "Siamo molto preoccupati da una rimodulazione del Piano che penalizza i comuni, solo nella città di Napoli il taglio sarà di 120 milioni e ne faranno le spese gli interventi di riqualificazione e rigenerazione urbana delle periferie come Scampia, gli studentati, il mezzogiorno, e gli interventi diffusi di riqualificazione ed efficientamento energetico per favorire chi in questi anni ha fatto enormi profitti" commenta il senatore Tito Magni di Sinistra Italiana in una nota. Anche dal Partito Democratico sono partiti attacchi alle scelte del governo. "Il Pnrr è la più grande occasione di sviluppo per il nostro paese dal dopoguerra ad oggi, ma al Governo sembra che non l'abbiano capito – scrive il deputato Marco Sarracino sul suo profilo Facebook – i nostri Sindaci si sono visti mettere in discussione progetti per milioni di euro, e noi siamo al loro fianco. Si tratta di piani di riqualificazione per le nostre periferie come nel caso di Scampia e di San Giovanni a Teduccio. Altro che patriottismo, siamo di fronte ad un premeditato atto di autolesionismo contro il Paese".

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