Il Giro d’Italia torna a Napoli il 15 maggio 2025: ecco il programma completo
Torna il Giro d'Italia a Napoli nel 2025. La carovana rosa tornerà nel capoluogo partenopeo, giovedì 15 maggio, per la sesta tappa della sua 108ª edizione, che sarà anche l'unica in Campania. Un percorso articolato che partirà da Potenza, in Basilicata, per entrare in Campania, passando attraverso l'Irpinia, il Nolano e quindi per entrare a Napoli. Ma ci saranno puntate anche allo stabilimento industriale automobilistico della Fiat-Stellantis di Pomigliano d'Arco, al Parco Verde di Caivano, dove gli atleti renderanno omaggio all’Istituto “Morano” diretto dalla preside Eugenia Carfora.
Si ripete per il quarto anno consecutivo la volata finale dei ciclisti sul Lungomare, che avrà il suo traguardo alla Rotonda Diaz. Un evento eccezionale che porterà ancora una volta Napoli all'attenzione dei media mondiali, con 750 milioni di telespettatori di audience potenziale dei 200 Paesi collegati dai 5 continenti che avranno la possibilità di ammirare alcuni dei luoghi più belli al mondo e fare un viaggio nell’incanto e nella storia. Per il sindaco Gaetano Manfredi, "anche quest’anno sarà un evento eccezionale per tutta la Città Metropolitana di Napoli".
Manfredi: "Il Giro d'Italia a Napoli evento eccezionale"
Dopo i successi del 2022, del 2023 e del 2024, anche nel 2025 la Città Metropolitana di Napoli sarà di nuovo protagonista della Corsa Rosa per promuovere lo straordinario patrimonio paesaggistico e culturale che solo il nostro territorio può offrire. A Napoli, come detto, i corridori sfileranno sul Lungomare e davanti al Castel dell’Ovo per sfidarsi nella volata finale all’altezza della Rotonda Diaz.
Il sindaco della Città Metropolitana di Napoli, Gaetano Manfredi, ha affermato:
“Quella tra Napoli e il Giro d’Italia è una lunga storia d’amore, ed è davvero incredibile che per il quarto anno consecutivo la città ospiti l’arrivo di una tappa. Il Giro d’Italia è un potentissimo strumento di valorizzazione territoriale. È una delle tre corse a tappe più importanti al mondo, insieme con il Tour de France e la Vuelta, e ha un’enorme copertura internazionale in termini di visibilità tv e digital. Mandare le immagini delle nostre bellezze in tutto il pianeta sta generando un grande impatto turistico, e il risultato è sotto gli occhi di tutti. Napoli e la sua area metropolitana sono diventate una delle mete più ambite del turismo internazionale anche grazie al lavoro che stiamo facendo col Giro. Voglio, inoltre, anche in qualità di Presidente dell’Anci – ha proseguito Manfredi – ringraziare RCS Sport per il preziosissimo lavoro di ambasciatrice nel mondo dello straordinario patrimonio di bellezza e di cultura dei comuni di tutta l’Italia, dalle grandi città ai piccoli borghi, tutti ricchi di fascino e di meraviglie”.
La cerimonia di presentazione del percorso del Giro si è svolta oggi, lunedì 13 gennaio 2025, nella Sala Petrassi dell'Auditorium Parco della Musica “Ennio Morricone” di Roma. La Città Metropolitana di Napoli è stata rappresentata dal Vicesindaco, Giuseppe Cirillo: "Ospitare il Giro d’Italia sulle nostre strade per quattro edizioni di seguito è motivo di grandissima soddisfazione. Questo significa che RCS ha riconosciuto in noi della Città Metropolitana interlocutori seri, affidabili e appassionati".
“Quest’anno – ha spiegato il numero due di Palazzo Matteotti – abbiamo voluto dare anche un segnale forte di inclusione sociale, portando il Giro non solo nei luoghi più belli e rinomati, ma anche nelle aree che vivono situazioni di sofferenza, anche se per motivi diversi, come il Parco Verde di Caivano – dove come Città Metropolitana siamo già impegnati su vari fronti, dalle scuole allo sviluppo infrastrutturale dell’area industriale – lo stabilimento Fiat–Stellantis di Pomigliano, per far comprendere che ovunque c’è speranza e possibilità di riscatto e crescita”.
A Napoli l'unica tappa della Campania della corsa rosa
Quella di Napoli sarà l’unica tappa che toccherà la regione Campania. “Grazie alla Città Metropolitana di Napoli – ha affermato il Consigliere metropolitano delegato allo Sport, ai Giovani e agli Eventi, Sergio Colella, che ha seguito l’evento in videoconferenza – questo territorio sarà per la quarta volta di fila protagonista della grande Corsa rosa. Per trovare una serie simile occorre arrivare a quasi 60 anni fa, quando dal ’66 al ’69 Marino Basso, Willy Plankaert, Guido Reibrouck e poi di nuovo Basso tagliarono il traguardo con le braccia alzate nel cielo di Napoli. L’auspicio è quello di consolidare ulteriormente il proficuo rapporto con RCS anche in vista di Napoli Capitale Europea dello Sport 2026”.
I dati della sesta tappa Potenza-Napoli: sarà una delle più lunghe
Con i suoi 226 km, la sesta sarà una delle tappe più lunghe della 108ª edizione del Giro d’Italia. Dopo aver lasciato il capoluogo lucano, i corridori entreranno in Campania all’altezza di Sant’Andrea di Conza, in provincia di Avellino, da cui raggiungeranno proprio la città dei lupi per poi dirigersi verso la Città Metropolitana di Napoli, che incroceranno da est, all’altezza di Tufino. Da lì rotta verso Nola, la città della Festa dei Gigli patrimonio UNESCO e patria di Giordano Bruno, e poi tutta l’area Nolana, con San Vitaliano, Marigliano, Brusciano, Castello di Cisterna, con i propri centri storici e con le proprie vestigia, fino a Pomigliano d’Arco.
Qui inizia la parte che mescola bellezza e patrimonio storico-culturale con l’impatto sociale che la Città Metropolitana di Napoli ha voluto che questa tappa avesse sul territorio: dopo aver attraversato il centro di Pomigliano, la Corsa costeggerà, infatti, lo stabilimento Fiat–Stellantis, come segno di vicinanza ai lavoratori del settore dell’automotive, per raggiungere Acerra, l’antica Suessula, fondata nel IX secolo avanti Cristo, di cui oggi si conserva un’importante area archeologica, ma anche la città di Pulcinella e del Parco Akeru, attualmente in fase di realizzazione con un investimento di 8,5 milioni di euro di cui 6 proprio della Città Metropolitana.
Da lì ruote puntate verso Afragola, dove si lambirà il Rione Salicelle, e poi Cardito, con il suo castello, Palazzo Mastrilli, e il suo Parco Taglia, un polmone verde di circa 130mila mq, il paradiso dei bambini e non solo con tante aree giochi, pista di pattinaggio, aree pic nic, per fare rotta verso Caivano, che forse più di tutte integra la bellezza, con il suo Castello, la Torre dell’orologio, il suo centro storico, con l’esigenza di riscatto: i campioni del Giro passeranno proprio per il Parco Verde, e renderanno omaggio all’Istituto scolastico “Francesco Morano”, la scuola-modello della Città Metropolitana che, con la sua preside-coraggio, Eugenia Carfora, e tutto il personale scolastico, combatte quotidianamente una battaglia di legalità, di inclusione e di rinascita.
Si chiude il cerchio poi dell’area nord, con Frattaminore, Frattamaggiore, Casoria, fino a Napoli, in cui si entra da San Pietro a Patierno, con la sua Chiesa di San Pietro Apostolo, uno dei 22 santuari eucaristici del mondo (noti per eventi miracolosi di particolare importanza, in questo caso delle ostie trafugate e poi ritrovate un mese dopo sotto un mucchio di letame completamente intatte) e si termina la tappa con i corridori che, dopo aver percorso via Marina con la Basilica del Carmine, si sfideranno sul Lungomare Caracciolo per una probabile volata finale nel meraviglioso abbraccio del Golfo di Napoli.
I numeri del Giro: 200 Paesi collegati al mondo
Oggi il Giro d’Italia è uno degli eventi sportivi più seguiti a livello internazionale. Nella scorsa edizione, la numero 107, la Corsa ha avuto una copertura tv nel mondo di 20.764 ore di trasmissioni televisive diffuse da 15 tv network in 200 Paesi di 5 continenti, per un’audience complessiva globale, per le 21 tappe, di 701 milioni di persone, con un incremento di 7 milioni sul 2023. Solo in Italia la copertura tv è stata di 439 milioni di telespettatori.
L’organizzazione ha accreditato 1.387 media di cui 1.063 giornalisti e 324 fotografi rappresentativi di 688 testate internazionali, nazionali e locali, con una copertura di 106mila articoli on line in 135 Paesi del mondo, con l'Italia in testa ma seguita a ruota da Stati Uniti, Francia, Germania, Belgio, Olanda, Spagna, Colombia, Australia e Regno Unito.
E non solo tv: 10,4 milioni sono stati gli spettatori lungo il percorso, di cui 1,3 mln giovani sotto i 14 anni.
Il Giro digital website ha fatto registrare 221 milioni di pagine viste, con un incremento del 5% rispetto al 2023; 241 milioni le visualizzazioni di contenuti video (+ 19% vs 2023 e + 33% vs 2022). Sui social, sono state 706 milioni le impressions complessive (+25%), con una rete di 223 milioni di account raggiunti, con un incremento del 27% sul 2023.
La tappa di Napoli 2024 ha confermato il trend che la vede firmare una delle migliori performance per le tappe non di montagna.
Tutti questi dati rendono il senso di quanta visibilità, soprattutto nei Paesi con economie forti come Stati Uniti, Germania, Regno Unito, Francia, Australia, ma anche America Latina, una tappa come quella di Napoli possa far registrare.
Una visibilità che è stata tradotta in valore da alcuni studi commissionati da RCS che hanno evidenziato come le immagini televisive delle tappe, durante la diretta, le trasmissioni secondarie e nelle news, producano una valorizzazione economica pari a 111 milioni di euro, mentre complessivamente il Giro d’Italia produce un valore economico per i territori che accolgono l’evento di ben due miliardi di euro, così suddivisi: l’impatto economico immediato, ovvero quello relativo alle spese dei turisti sportivi che hanno assistito dal vivo al passaggio della Corsa Rosa e alle spese del ciclo organizzativo del Giro d'Italia, ammonta a circa 620 milioni di euro, mentre l’impatto economico differito, ovvero quello relativo alle spese degli spettatori (live o media) che tornano per turismo nei successivi 12/18 mesi è pari a 1,4 miliardi. Si calcola che gli spettatori che diventano turisti dei luoghi del Giro d’Italia siano 2,4 milioni.