Il Garante Pietro Ioia: “Il ministro della Giustizia Cartabia venga nelle carceri del sud”
Quando si chiede a Pietro Ioia, garante dei detenuti di Napoli, ex detenuto che con coraggio per primo ha denunciato la "cella zero", cosa sia davvero un poliziotto penitenziario, non ha dubbi. Chiarisce che sono tanti, per fortuna la maggior parte, gli agenti che rispettano la divisa che indossano tutti i giorni. «Sono tantissimi i poliziotti penitenziari che fanno 8 ore di lavoro con grande difficoltà e lavorano duramente. La loro funzione è essere assistente, una volta si chiamavano secondini, anticamente ‘o signor, una volta superiore. Ma il loro vero ruolo è di assistente, vuol dire che dovrebbe assistere chi viene custodito nelle carceri. Lo fanno quasi la maggior parte, ma le mele marce ci sono in tutte le istituzioni».
Negli ultimi giorni, dopo la diffusione delle indagini della Procura di Santa Maria Capua Vetere sulle violenze avvenute all'interno del carcere "Francesco Uccella", Pietro Ioia ribadisce che la maggior parte degli agenti rispettano e onorano la divisa che portano. Ed è in rispetto anche di questi agenti che rivolge un invito al senatore leghista Matteo Salvini, che ha annunciato una visita all'istituto al centro dell'inchiesta della magistratura, in sostengo degli agenti indagati e sospesi.
«Un uomo dello Stato come Salvini dovrebbe dare solidarietà a chi subisce violenza, non a chi la usa perché se la mettiamo su questo, vuol dire che il mondo si sta capovolgendo. Io non credo al signor Salvini, io credo che il signor Salvini è solo un opportunista perché un uomo di buonsenso dovrebbe difendere chi subisce non chi colpisce». Poi, dopo aver ricordato le tante denunce arrivate dai familiari dei detenuti, che hanno permesso di avviare l'indagine ora in corso, si rivolge al ministro della Giustizia, Marta Cartabia: «Che si faccia avanti nelle carceri del sud, perché abbiamo visto queste immagini e abbiamo bisogno di lei, noi Garanti abbiamo bisogno del supporto della ministra».