Il Garante dei detenuti a Napoli potrà non essere napoletano: cambia il regolamento per nuovo bando
Il Garante dei Detenuti di Napoli potrà non essere più napoletano. Cambia il regolamento del Comune per la parte che riguarda i requisiti di chi vuole candidarsi per l'incarico. Finora bisognava essere cittadini con residenza a Napoli. La novità, invece, è che con il nuovo regolamento basterà la cittadinanza italiana per iscriversi. Quindi, si potrebbe avere un Garante anche di altre città, province e perfino regioni, del Nord Italia per esempio.
Cambia il regolamento per scegliere il Garante
La proposta di modifica al regolamento è stata portata oggi dall'assessore al Welfare, Luca Trapanese, in commissione Politiche Sociali, presieduta da Massimo Cilenti, perché dovrà essere approvata dal consiglio comunale prima di diventare definitiva. L’assessore ha poi annunciato che nelle prossime settimane sarà emanato il nuovo avviso pubblico, e la commissione sarà coinvolta nella valutazione delle candidature, prima della decisione finale che spetta al Sindaco.
In arrivo nuovo bando per la nomina
Il nuovo bando arriva dopo la revoca della nomina all'ex Garante dei Detenuti, Pietro Ioia, arrestato lo scorso ottobre. La figura del Garante delle persone detenute per la città di Napoli è prevista dalla delibera 11/2023. La modifica proposta consiste nella revoca del requisito della residenza a Napoli tra quelli necessari per la candidatura.
"Un elemento – spiega il Comune in una nota – che consentirà di ampliare la scelta per l’individuazione di una figura delicatissima, di raccordo tra le famiglie e i detenuti e per la quale l’Amministrazione ha già provveduto a prevedere l’assegnazione di una sede negli uffici comunali. La modifica, ha precisato l’assessore Trapanese, nasce dalla duplice valutazione di disponibilità a ricoprire l’incarico da parte di persone non residenti a Napoli e dall’eliminazione del requisito della residenza tra quelli previsti dalla legge per l’accesso a ruoli e incarichi pubblici".
Trapanese: "Garantita maggiore partecipazione"
"Il regolamento era vecchio – spiega Trapanese a Fanpage.it – e prevedeva all'articolo 4 la residenza nel Comune di Napoli. In realtà nel bando pubblico basta avere la cittadinanza italiana. Abbiamo bisogno di persone che siano consapevoli di questo impegno sociale e finora le richieste pervenute sono di persone non residenti a Napoli. Quindi abbiamo ampliato il regolamento per avere una più ampia partecipazione di persone che possono anche essere residenti altrove".